Vanghe e forche, cesoie e rastrelli vi hanno tenuto compagnia per tutta l’estate. In autunno però il loro utilizzo si riduce fino a cessare. Quando siete sicuri di non utilizzare più pale e forconi, prima del rimessaggio dovete ripulirli, per procrastinarne la durata nel tempo (e per non trasmettere eventuali malattie alle colture del prossimo anno).
Se potete, separate il manico dalla parte operativa in metallo. Il primo va passato con una spazzola a setole rigide (se è in plastica) o con la carta vetrata (se è in legno) per togliere eventuali residui di terra, completando la pulizia con una passata con la spugnetta umida. Fatelo asciugare bene prima di riporlo in cantina o nel magazzino degli attrezzi.
La parte metallica della vanga va prima ripulita dei residui incrostati mediante la solita spazzola. Poi dovete controllarne l’affilatura: in caso, ripassatela con una lima o con l’apposito affilatoio, su entrambi i lati della lamina.
La forca e il rastrello devono essere disincrostati dalla terra, sempre con la spazzola: se non venisse via, potete appoggiarvi sopra uno straccio umido per rammollirla. Quindi, a parte metallica perfettamente asciutta, procedete con l’ingrassaggio sempre con olio di vaselina. Se l’attrezzo è in plastica, ovviamente quest’ultima pratica non serve.
Le cesoie vanno ripulite sui manici con una spugnetta appena inumidita, e sulle lame con la spazzola per eliminare i residui vegetali. Poi vanno passate con uno straccio umido e immediatamente asciugate. Se non tagliano più, vanno affilate; infine passate un filo d’olio di vaselina per conservarle in perfetta efficienza.