L'asparagina (Asparagus sprengeri) è una Liliacea che andava molto di moda fino agli anni ’70 ed è stata poi sostituita da specie esotiche, come kenzie e ficus; oggi che gli spazi abitativi si riducono, è tornata di moda perché decorativa quanto loro ma decisamente meno ingombrante. Il “fogliame” aereo e piumoso si addice a tutti gli ambienti casalinghi, regalando un tocco di leggerezza; inoltre ondeggia elegantemente al minimo soffio d’aria: ideale su mensole o mobili alti (ma raggiungibili per innaffiarla); perfetta anche su un treppiede o in basket appeso al soffitto. Sembra incredibile, ma è una stretta parente dell’asparago che compare sulle nostre tavole.
Origine: Sud Africa.
Descrizione botanica: quelle che sembrano foglie, piccolissime e di colore verde chiaro, sono in realtà rami verdi appiattiti che assumono la funzione di foglie e si chiamano “cladodi”. Le foglie vere si presentano sotto forma di squame o spine appuntite e, a volte, pungenti; sono ben visibili nell’asparago che si mangia. A portamento ricadente, ha rami che raggiungono 1,5 m di lunghezza e cladodi lunghi e diritti. Tutti gli Asparagus sono specie dioiche (cioè portano fiori maschili e femminili su piante diverse): producono fiori piccoli, di colore verde pallido tendente al giallo o bianco-rosato, di forma stellata, leggermente profumati. In autunno sulle piante femminili si possono sviluppare le bacche rosse, molto decorative ma velenose: quando ha i frutti, tenetela lontano da bambini e animali domestici!
Specie affini e varietà: Asparagus plumosus (o A. setaceus), dai cladodi sottilissimi, quasi aghiformi, che regalano alla pianta l’aspetto piumoso. Viene usato dai fioristi come decorazione verde nelle composizioni di fiori recisi.
Esposizione: da mediamente a molto luminosa ma senza raggi solari diretti; tollera anche la mezz’ombra.
Temperatura: fino a 10 °C di minima e 25 °C di massima; quella ideale è compresa fra 15 e 20 °C.
Precauzioni invernali/estive: poiché sopporta male il caldo, in estate va posta in luogo fresco, ombroso e aerato e vaporizzata ogni giorno; in inverno in una stanza fresca, in una veranda o sul pianerottolo.
Vaso: in plastica, diametro minimo 16 cm per una pianta di 20 cm di diametro. Quando tende a ingrandirsi troppo, va rinvasata in un contenitore di due misure superiore.
Terra: miscela di terra per acidofile, terriccio di foglie e terra da giardino in parti uguali.
Acqua: una volta a settimana in abbondanza in estate e in inverno con il riscaldamento acceso; solo un pochino ogni 15 giorni se in inverno è in una stanza fresca.
Concime: da marzo a ottobre, una volta al mese, con un prodotto liquido per piante verdi nell’acqua d’annaffiatura.
Potatura: le fronde vecchie o secche devono essere tagliate alla base.
Moltiplicazione: in primavera per divisione dei rizomi.
Malattie e parassiti: se il “fogliame” presenta chiazze chiare e subito dopo l’intero ramo ingiallisce, e se ci sono finissime ragnatele che lo avvolgono, è il ragnetto rosso; se invece non sono visibili ragnatele, l’ingiallimento è causato dall’impiego di acqua troppo calcarea. Se vedete piccoli “gusci” marroni attaccati saldamente lungo i fusti, e se la pianta assume un aspetto nerastro e appiccicoso, la causa sono le cocciniglie. Se le “foglie” si seccano all’improvviso e cadono, la causa più probabile è l’ambiente troppo asciutto, oppure l’esposizione diretta ai raggi del sole. Anche le temperature troppo basse causano la perdita delle “foglie”, che però non si seccano prima di cadere, ma appassiscono all’improvviso e diventano traslucide (“lessatura del fogliame”).
Note: desidera un ambiente sempre umido (ideale la stanza da bagno) o un sottovaso con un dito di ghiaia o argilla espansa sempre coperta da un velo d’acqua o la vaporizzazione della parte aerea ogni giorno.