Basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia: i quattro moschettieri profumati della cucina italiana, senza i quali è difficile realizzare piatti non solo da chef, ma anche solo decenti. Ma se ci piacciono, anche timo, aneto, origano, menta, erba cipollina, rucola ecc. sono aromatiche di uso comune, facili da coltivare e molto redditizie. Tutte sono accomunate dall’impossibilità di vivere per più di un mesetto fra le mura domestiche: pian piano le foglie ingialliscono e cadono, fintanto che la piantina si secca e muore. Ma se non abbiamo a disposizione altro che l’appartamento? Mettiamole in esterni sui davanzali!
Perché NON stanno al chiuso
Tutte le piante aromatiche, annuali o perenni che siano, sono specie da esterni: in casa, senza l’aria che circola e i raggi del sole che le accarezzano (e magari anche un po’ di pioggia a bagnarle), incominciano a deperire dopo una settimana e nell’arco di un mese, appunto, sono da buttare. Piuttosto sfruttiamo il davanzale della cucina, se è sufficientemente soleggiato: così ci basterà aprire la finestra per prendere le foglioline necessarie… Ma naturalmente vanno bene i davanzali di tutte le stanze, purché sufficientemente profondi da accogliere vasi e cassette, e con l’esposizione adatta alle specie che vogliamo coltivare.
Attenzione all’ESPOSIZIONE
Occhio, infatti, all’esposizione del nostro esterno: quasi tutte le aromatiche hanno bisogno del sole pieno, o di almeno 4-5 ore soleggiate ogni giorno, quindi vanno bene i davanzali esposti a sud, a est, a ovest e loro combinazioni. Nel Sud Italia però quasi tutte le piante (tranne salvia, timo, origano e rosmarino) vanno ombreggiate dal sole del mezzogiorno estivo perché non vengano bruciate dai raggi.
Verso nord si trovano bene solo il prezzemolo, la melissa e la menta, che viceversa soffrono se esposti a sud perché non amano il sole pieno: eventualmente ombreggiamoli con un pezzo di stuoia in cannuccia o di telo ombreggiante agganciato con mollette da bucato a quattro bastoncini di legno infissi ai quattro angoli della cassetta di coltivazione. Tutte le altre specie possono resistere senza sole per 1-2 mesi, poi deperiranno irreversibilmente come se venissero tenute in casa: se vogliamo allevare comunque il basilico (che costa poco e serve tanto), teniamoci pronti a sostituirlo con nuove piante ogni 45-60 giorni.
SICUREZZA al primo posto
Dati i tornado sempre più frequenti, assicuriamoci sempre che i vasi non vengano ribaltati dal vento: dal davanzale contenitore e pianta volano direttamente di sotto, con le conseguenze del caso… Quindi o appesantiamo il vaso con molti sassi pesanti appoggiati sul terriccio, o trasferiamo 3-4 piante con le stesse esigenze in una cassetta da 40 cm di lunghezza, o fissiamo un ferro a U rovesciata ai due lati dell’incasso della finestra per trattenere i vasi e impedire che cadano. In aggiunta, è sempre valido il consiglio di stipulare una polizza-casa con un’assicurazione, per coprire anche i danni derivanti da un’eventuale caduta.
Il VASO è importante
Quando acquistiamo una piantina di aromatiche, nel 99% dei casi è obbligatorio rinvasarla subito: se si tratta di un’annuale come il basilico o il prezzemolo, perché ci sono molte piantine nel vasetto di vendita che, essendo molto piccolo, non consente il loro sviluppo; se si tratta di una perenne, come salvia o rosmarino, perché comunque il vaso di coltivazione è ormai troppo stretto per un esemplare legnoso che ha già qualche anno. A tanto maggior ragione questo vale sul davanzale, perché i vasetti di coltivazione sono troppo leggeri e volano di sotto al minimo filo d’aria. Il consiglio migliore è quello di realizzare una cassetta, con i giusti abbinamenti (vedi dopo), perché sarà più pesante di un singolo vasetto. In una cassetta da 30-40 cm stanno benissimo anche le 8-10 piantine di basilico che troviamo di solito nel vasetto da vivaio. Mettiamo il sottovaso o sottocassetta: eviteremo liti con i vicini del piano di sotto a ogni annaffiatura…
ACCORGIMENTI particolari
Utilizziamo l’apposito terriccio biologico per piante aromatiche, già ricco dei nutrienti necessari per tutta la bella stagione e, sul fondo del contenitore, poniamo due dita di argilla espansa per assicurare il drenaggio.
Facciamo attenzione alle annaffiature: il calore emanato dalla muratura asciuga ancora più velocemente del solito il substrato e in piena estate può essere necessario bagnare anche due volte al giorno. Non è necessario concimare, soprattutto le aromatiche annuali.
Ricordiamoci di cimare il basilico ogni volta che produce la spiga fiorale: se fiorisce, concentra le energie nella produzione dei semi e smette di crescere e produrre nuove foglie…
Gli ABBINAMENTI migliori
Se lo spazio è poco, bisogna abbinare in un’unica cassetta da 40 cm di lunghezza più specie di aromatiche. Ecco gli abbinamenti giusti e l’esposizione.
Per il sole: basilico, santoreggia, finocchietto selvatico. Basilico, aneto, perilla. Salvia, origano, rosmarino, timo. Rosmarino, timo, alloro. Rucola, erba cipollina, melissa.
Per la mezz’ombra o ombra: menta, prezzemolo, crescione. Melissa, rucola, maggiorana. Basilico, aneto, finocchietto (cassetta a termine: durata max 2 mesi).
Durante l’INVERNO
Tutte le aromatiche perenni in genere superano l’inverno senza grandi problemi, e sul davanzale ancora di più perché beneficiano del calore che s’irradia dall’edificio. Tuttavia, se dovesse piovere a lungo o nevicare, e sappiamo che il davanzale abitualmente viene bagnato o coperto di fiocchi, avvolgiamo la cassetta con un telo di plastica robusto, da togliere appena cessate le precipitazioni.