Assicura un bel colore rosa carico o rosso scarlatto da ottobre a marzo su balconi e terrazzi, anche se in pochi la conoscono e la apprezzano: peccato, perché la skimmia (Skimmia japonica) merita veramente un posto in vaso (ma anche in giardino, se il terreno è quello giusto).
Bacche per 5 mesi
In autunno-inverno, infatti, puntare sulle bacche è una delle poche scelte per avere colore negli spazi esterni. La skimmia appartiene alle poche specie da vaso che portano frutti colorati durante tutta la stagione fredda: non sono appetite dagli uccellini, quindi la loro durata sulla pianta è garantita. Le bacche perdurano sino alla primavera, mantenendo intatto l’aspetto decorativo, dunque la pianta è perfetta anche per la coltivazione in vaso, alla quale si adatta splendidamente.
Attenzione: è una pianta dioica, cioè con esemplari maschili o femminili. I frutti, rosa o rossi, sono presenti solo sugli esemplari femminili. Scegliere il proprio esemplare da ottobre a gennaio permette di acquistare una pianta sicuramente femmina, anche se negli anni successivi, in mancanza di un soggetto maschio, le bacche non si riformeranno.
Scegliamo poi esemplari con fogliame lucido e scuro, senza macchie gialle o biancastre, carichi di bacche. Controlliamo che il terriccio sia umido ma non coperto di muschio.
Come coltivare la skimmia in vaso
Mettiamola all’aperto tutto l’anno, al sole sull’arco alpino, a mezz’ombra in Val Padana, in ombra al Sud; non teme il freddo (resiste fino a –10 °C, ed è quindi adatta anche alle zone alpine meno gelide), ma neppure il caldo se posta al riparo di folte chiome. Risolve il problema dell’ombra, perché anche in pieno inverno vive benissimo negli spazi esterni esposti a nord, senza raggi solari, dove però arrivi almeno un po’ di luminosità.
Se proprio vogliamo tenerla in casa durante le serate di festa, poniamola in una stanza fresca (al massimo 18 °C), anche non molto luminosa. Se la temperatura è superiore, vaporizziamo ogni giorno il fogliame con acqua priva di calcare e poniamo nel sottovaso uno strato di ghiaia coperto con un dito d’acqua.
Per mantenerla a lungo, dobbiamo solo ricordare che è un’acidofila: l’acqua e il concime devono essere privi di calcare. Bagniamola nel sottovaso appena la terra tende ad asciugarsi, senza aggiunte di concime fra ottobre e marzo. In questo mese infatti va rinvasata in una misura in più con terriccio per acidofile, continuando a bagnarla (le annaffiature si faranno via via più frequenti, soprattutto in estate, quando vanno affiancate dalle vaporizzazioni quotidiane) e concimandola con un prodotto specifico per acidofil.
In aprile la pianta fiorirà e illuminerà il buio, con i suoi fiori bianchi, ma se non sono presenti esemplari maschili per l’impollinazione, non otterremo i bei frutti invernali di grandi dimensioni. E gli esemplari maschili non si trovano in commercio perché non sono altrettanto decorativi. Tuttavia, anche la fioritura della skimmia è estremamente gradevole.
Se indispensabile per ridurre l’ingombro, si può potare in febbraio cercando di non alterare l’aggraziata forma rotondeggiante del piccolo cespuglio.
COLTIVARE la skimmia IN GIARDINO
Possiamo metterla in piena terra se la nostra zona ha un suolo almeno leggermente acido, la condizione indispensabile perché sopravviva. Di conseguenza sarà anche un terreno sempre fresco, mai troppo bagnato ma neppure troppo asciutto.
Affianchiamole, anche sul terrazzo, altre piante acidofile, come Enkianthus, Leucothoe, azalee, rododendri, camelie, pieris, kalmie.
Dato che non produrrà più frutti, utilizziamola come quinta verde: è un arbusto sempreverde, alto 1,50 m e largo 1,10 m, a crescita medio-rapida, con belle foglie lanceolate, verde scuro.
Attenzione, tossica
Sebbene venga chiamata anche “falso pepe” per la somiglianza dei frutti con quelli di Schinus mollis, il pepe rosa, la skimmia ha frutti velenosi. Come sempre, teniamo alla larga bambini e animali domestici.
Per approfondire
 ideale per davanzali, balconi e terrazzi, che colora di rosso rosato per tutta la stagione invernale){kind=link}