È in cima alle classifiche di vendita nei garden center come pianta da giardino in zone miti, balcone e, da ottobre nelle zone fredde, d’appartamento, anche se non ama molto stare in casa: è l’ibisco cinese o esotico o Hibiscus rosa-sinensis, caratterizzato da una lunga fioritura e una bassa manutenzione.
Com’è fatto l’ibisco cinese
Protagonista dei film ambientati alle Hawai, dove orna i capelli delle indigene, l’ibisco esotico o “rosa di Cina”, è un arbusto dai fiori magnifici e sensuali, larghi anche 12 cm, prodotti ininterrottamente da maggio a ottobre. In Italia si coltiva in vaso, in giardino solo nei climi più miti del Sud Italia. Il ventaglio di colori è ampio: bianco, giallo, arancione, rosso, fino a fiori bicolori e screziati. I fiori durano un giorno solo, ma ne vengono prodotti continuamente fra maggio e ottobre.
Come coltivarlo
Va collocato in mezz’ombra molto luminosa, senza sole diretto soprattutto in estate. Se la luce scarseggia, i fiori impallidiscono. La temperatura ideale è compresa tra i 17 e i 28 °C. Sotto i 10 °C perde le foglie; resiste fino a 8 °C sopra lo zero.
Innaffiare con generosità ogni 2 giorni in estate; bisogna però evitare i ristagni idrici eliminando dopo mezz’ora l’acqua dal sottovaso. In inverno il terriccio va mantenuto appena umido. Utilizzare possibilmente acqua decalcificata: meglio evitare le innaffiature con acqua molto calcarea.
Da aprile a ottobre, concimare ogni 15 giorni con un prodotto per acidofile. Rinvasare ogni anno o ad anni alterni in primavera. Miscelare la terra per piante da fiore con metà terriccio per acidofile e aggiungere un pugno di torba per ogni vaso. Va protetto dal vento e dalla pioggia. Da ottobre va riparato, in un ambiente luminoso e fresco, con temperature comprese tra i 12 e i 15 °C. Si consiglia di non cambiargli posizione troppo spesso, poiché altrimenti i boccioli potrebbero cadere.