Il tulipano (Tulipa, varie specie e ibridi) è una Liliacea nota a tutti. Allegri e belli, rispetto ad altri bulbi sono forse i più “capricciosi” in vaso, perché richiedono grande spazio per fiorire bene, e solo per una volta (a fine ciclo vanno posti in piena terra o eliminati). Sono inoltre preferibili in contenitore quelli di taglia ridotta e i tulipani botanici, meno esigenti delle moderne varietà floricole.
Origine: Asia Minore.
Descrizione botanica: perenne da bulbo, con foglie basali, glabre e grassette, di forma ovale-lanceolata o lineare, con margine ondulato, di colore verde glauco. I fiori sono solitari, portati da un fusto cilindrico, carnoso; la corolla è globosa, imbutiforme o campanulata, in tutti i colori tranne l’azzurro e il blu.
Specie affini e varietà: nei secoli sono state selezionate decine di migliaia di varietà, delle quali oggi ne sono disponibili circa 2.000. Molto apprezzati sono quelli a fiore di peonia (bianchi o rosa), a fiore di giglio (petali appuntiti), i pappagallo (petali sfrangiati) e i Rembrandt (fiori striati e macchiati). Molto ricercati i tulipani neri (‘Negrita’, ‘Absalon’, ‘Black Parrot’, ‘Havran’, ‘Queen of the Night’) e verdi (‘Artist’, ‘Dancing Show’, ‘Florosa’) e quelli botanici (Tulipa kaufmanniana, T. greigii). Esistono anche varietà differenti per taglia.
Esposizione: da pieno sole a ombra/sole, in ombra/luce solo nel pieno Sud.
Temperatura: fino a –25 °C; indifferente al caldo che arriva quando la pianta ha già esaurito il ciclo.
Precauzioni invernali/estive: nessuna, nemmeno sotto la neve, che non crea problemi; richiede anzi un inverno freddo (almeno un mese intorno a 5 °C). All’esaurimento della fioritura, circa in maggio, i bulbi si possono eliminare oppure mantenere fino all’appassimento del fogliame se si desidera metterli in giardino.
Vaso: in terracotta o plastica, del diametro di 18 cm per 4 bulbi piccoli (gli unici che possono stare in ciotole), fino a 30 cm per 6 bulbi grandi (obbligatorio un vaso profondo). Si interrano tra ottobre e novembre, a circa 10 cm di profondità.
Terra: leggero, soffice e ricco di humus, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale con una manciata di sabbia; curate molto il drenaggio sul fondo del vaso.
Acqua: moderata al momento della messa a dimora e se non piove per più di tre settimane; media e regolare da quando il germoglio si allunga al termine della fioritura, scarsa ma regolare se si conservano fino all’appassimento delle foglie per metterli poi in giardino.
Concime: solo se si intende metterli poi in giardino, un prodotto granulare a lenta cessione per giardino a metà fioritura.
Moltiplicazione: per piccoli bulbi formati attorno al bulbo principale.
Malattie e parassiti: gli afidi colonizzano i germogli si ambienti troppo caldi e poco annaffiati.