Lo chiamano zucchina, zucca, melanzana, aggiungendo l’aggettivo “strana”, ma in realtà il Sechium edule (= Sycios edulis) è una Cucurbitacea originaria del Messico, e quindi zucca centenaria e zucchetta perenne sono i nomi più adatti, a cui si aggiungono poi anche pianta dai cento frutti, melanzana spinosa (con cui non ha alcuna parentela botanica), chayote, chayotte ecc., e può essere utilmente coltivato anche in Italia.
Come coltivare il chayote
È una pianta rampicante perenne nei climi caldi, dove ha grande sviluppo. In Italia è coltivata maggiormente nel Meridione, dove appunto vive a lungo se il clima è mite, ma si può allevare come annuale nel Nord Italia e, se si lascia sulla pianta anche un solo frutto, si autoriseminerà, diventando anche infestante (attenzione!).
Si semina in semenzaio a febbraio-marzo e si trapianta a dimora quando la temperatura è stabilmente sopra i 15 °C, oppure si trapiantano direttamente le piante già pronte, reperibili solo nei garden center più forniti. Serve un terreno ricco, fertile, non necessariamente profondo, con distanza tra le piante di 80 cm e di 1 m tra le file. Produce tralci che, nei soggetti perenni, possono essere lunghi anche 10 m. Fiorisce in bianco in luglio-agosto e matura i frutti ovoidali (10 cm di lunghezza) e spinulosi (ma ne esiste anche una varietà a frutti glabri) in settembre-ottobre. Richiede molta acqua dalla fioritura in poi e almeno una concimazione in copertura. Naturalmente la posizione deve essere in pieno sole e riparata da venti freddi, munita di tutori di sostegno. In vaso difficilmente riesce a produrre frutti, e al massimo un paio e di piccole dimensioni.
I frutti si utilizzano come le zucchine ma hanno un gusto più dolce, tant’è vero che si possono impiegare anche per preparare torte e dolci al forno.