Il decalogo di cosa evitare di fare se volete che la vostra primula viva a lungo e fiorisca per tutta la stagione fino ad aprile
Da dicembre ad aprile si trovano in vendita le primule dei fioristi, Primula x polyantha, ovunque: nei vivai e garden center, dal fioraio, nei supermercati, ai mercatini rionali o settimanali. Trattandosi di piante annuali (in realtà sarebbero perenni, ma difficilmente sopravvivono all'estate, soprattutto in vaso), è abbastanza indifferente il luogo d'acquisto: averle belle a lungo, per tutta la stagione tardo vernina-inizio primaverile, dipende essenzialmente da voi.
Ecco il prontuario di cosa evitare, per non ucciderle in quattro e quattr'otto.
- Acquistare una primula solo per il colore dei fiori. Dovete invece guardarla bene per scegliere un bell'esemplare. Osservate soprattutto le foglie: devono essere turgide e rigide, interamente verdi, prive di macchie gialle o secche, possibilmente non spezzate. Attenzione soprattutto alla parte sotto le foglie: spesso cela marciumi... Guardate bene anche la base degli steli fiorali, che non deve presentare muffette bianche o grigie. A parità di colore dei fiori, optate per l'esemplare più sano. Se non c'è, cambiate colore! (O fornitore...).
- Mettere la piantina in casa. Le primule sono specie da esterni. Se la tenete in casa, a 20 °C, la sopravvivenza è di 2 settimane, poi vi saluterà.
- Lasciare la piantina nel vasetto da vivaio. Questo è il sistema migliore per farla morire in un paio di settimane. Il terriccio è troppo poco e si esaurisce velocemente sulla spinta della produzione di fiori. Se poi la temperatura è già superiore ai 12 °C diurni, il substrato si asciugherà alla velocità della luce, e voi non farete in tempo ad annaffiarla ogni giorno, quindi alternerà appassimenti e inturgidimenti fino a che non stramazzerà definitivamente, esausta. Rinvasatela subito in 2 misure in più, oppure mettete 2 esemplari in una cassetta o ciotola da 30 cm oppure 3 in contenitori da 40 cm.
- Rinvasare addensando le piantine. Se volete realizzare cassette o ciotole, non fatevi prendere dal demone del "tutto pieno", ma rispettate le quantità appena indicate. La primula ha bisogno d'aria intorno per stare bene. Se le foglie di più soggetti si toccano fino a occultare il substrato, l'aria non circola più, creando le condizioni ideali per la muffa grigia e il ragnetto rosso.
- Metterla all'ombra. La primula vuole il sole: almeno 4 ore al giorno, per continuare a fiorire, anche e soprattutto in inverno. All'ombra, o con poche ore di sole, smetterà di fiorire nell'arco di un mese.
- Bagnarla troppo poco. Come appena detto, se la temperatura sale, la primula beve molto. Farle patire la sete significa vederla afflosciata. E poco importa se, subito dopo, la bagnate: l'alternanza fra siccità e acqua le abbrevia la vita (nonché la fioritura). Quanto bagnare? Dipende dalla misura del vaso, dalla temperatura e dalla posizione. Indicativamente, per un vaso del 18, a 15 °C in pieno sole serve mezzo bicchiere d'acqua tutte le mattine.
- Bagnarla troppo. Non pensate di risolvere il problema acqua annegando la piantina: è sensibile ai ristagni idrici, quindi, continuando a bagnarla anche quando non ne ha bisogno, semplicemente marcisce. Significa che le foglie si afflosciano come se avesse sete, ma in realtà sta morendo asfissiata perché il terriccio è fradicio.
- Annaffiarla da sopra. Posto che, se annaffiate le foglie, l'acqua scorre via senza raggiungere il terriccio, anche annaffiare il centro della rosetta, dove si ergono gli steli fiorali, non è una genialata: l'acqua si concentrerà proprio nel punto dai tessuti più delicati. Sarà quindi facilissimo che parta una bella muffa grigia, che uccide la piantina in 10 giorni. Annaffiate sempre nel sottovaso.
- Non concimarla. Senza nutrimento, nessuna pianta fiorisce a lungo! Utilizzate un buon concime liquido per piante da fiore, da diluire nell'acqua d'irrigazione e da distribuire ogni 10 giorni dall'acquisto fino all'inizio di aprile.
- Non togliere i fiori appassiti. Sebbene la primula dei fioristi sia un ibrido che difficilmente produce semi, lasciare i calici vuoti con i petali secchi è un dispendio energetico che potete risparmiare alla piantina. Tagliando regolarmente i fiori sfioriti, le energie si concentreranno nella produzione di nuovi fiori. E poi: le corolle secche sono proprio orribili a vedersi!