Il termometro scende sempre più in basso e al mattino cominciate a trovare qualche scaglia di ghiaccio che galleggia sul pelo dell’acqua. Emanuele Pegoraro della Giardini d’acqua di San Pietro in Gù (PD) vi insegna ad affrontare la situazione.
Il ghiaccio è un pericolo?
Assolutamente no. Il ghiaccio non comporta mai la rottura della vasca sottostante perché è soltanto la superficie dell’acqua a ghiacciare. È pur vero che l’acqua ghiacciata aumenta di volume, ma lo fa in senso verticale dal momento che il laghetto è aperto. In genere questo strato superficiale si scioglie nel corso della giornata; soltanto nelle zone alpine si possono verificare gelate prolungate.
Le gelate possono danneggiare i giochi d’acqua?
Dipende dal tipo. I giochi a spruzzo, come zampillo e stella, vanno tolti dal laghetto alle soglie dell’inverno per evitare che subiscano danni. Quelli a velo d’acqua, come la campana o il calice possono anche restare al loro posto. Nelle zone alpine o comunque a maggior rischio di gelate il gioco più adatto è la sorgente: un unico getto che si alza compatto al centro del laghetto.
È possibile evitare la formazione del ghiaccio?
Non potete impedire l’arrivo dell’inverno, ma soltanto contrastarne in parte gli effetti. Se lasciate per un momento da parte l’estetica, potete mettere nel laghetto dei pezzi di polistirolo o delle palle che galleggino: basta il fondo delle vaschette in cui si acquistano verdure e carni nei supermercati per impedire la formazione di un unico strato di ghiaccio. Un’altra soluzione, meno pratica, consiste nell’utilizzo di speciali riscaldatori elettrici da immergere nell’acqua; questi apparecchi richiedono però il collegamento alla rete elettrica e quindi la disponibilità di una presa.
E nel caso di laghetti con piante?
La vegetazione ha un po’ lo stesso ruolo del materiale galleggiante per cui in questi specchi d’acqua è meno facile che si formi del ghiaccio. Anche uno strato di terra da giardino disposto sul fondo limita il fenomeno.
Gli antighiaccio in economia
Nelle zone più fredde, o se il laghetto in inverno non viene raggiunto a sufficienza dal sole, è necessario – soprattutto se nell’acqua vivono i pesci – impedire la formazione di una lastra di ghiaccio che li soffocherebbe. Se non volete ricorrere alla dispendiosa pompa sempre in funzione, ecco qualche sistema antighiaccio a costo zero.
Le bottiglie di plastica. È un rimedio un po’ antiestetico, ma economicissimo ed efficace: conservate le bottiglie vuote dell’acqua o dei succhi di frutta con relativo tappo. Approntatele in maniera che possano rimanere verticali legando al collo un peso (es. sassi) o ponendovi all’interno una manciata di ghiaia. Per ogni metro quadro di superficie è necessaria una bottiglia, da inserire nello specchio d’acqua quando la temperatura scende a 2-3 °C sopra lo zero.
I palloni. Se vi avanzano dei palloni da pallavolo o da calcio (che siano insomma abbastanza pesanti, in modo che non galleggino sopra il pelo dell’acqua), anche non perfettamente gonfi, purché a tenuta, potete inserire anch’essi nell’acqua: un pallone è sufficiente per due metri quadri.
Le fascine. Riutilizzate i residui di potatura del giardino per formare una o più fascine (una basta per due metri quadri): legate fra loro rametti lunghi almeno 50 cm fino a ottenere un diametro complessivo di circa 30 cm. A uno dei due estremi legate una pietra che funga da zavorra (non troppo pesante: la fascina non deve sprofondare) e che mantenga verticale la fascina.
Tutti questi espedienti consentono di mantenere uno o più punti liberi dal ghiaccio; se tuttavia questo arrivasse a stringere anche l’oggetto, provate a muoverlo con un bastone oppure, se all’origine lo avete collegato con un filo a riva, toglietelo provvisoriamente per qualche ora (scelta fra le più calde) in modo da ossigenare l’acqua.