Può capitare che, durante le ferie, vi si presenti l’occasione di avere alcune talee di piante che vi piacciono particolarmente, e alle quali sarebbe un vero peccato rinunciare. Si pone però il problema di conservarle vive fino al ritorno a casa, soprattutto se ne entrate in possesso il primo giorno di vacanza e davanti ne avete magari altri 13...
Finché siete in albergo, o in altra struttura organizzata (residence, campeggio, camper ecc.), basta metterle in una o più bottiglie dell’acqua di plastica con due dita d’acqua sul fondo, da controllare ogni giorno per rabboccare se cala.
Per il viaggio organizzatevi così: con un cutter o con le forbicine da unghie, con pazienza e attenzione tagliate la bottiglia in alto, dopo il collo, per ottenere un cilindro.
Sul fondo ponete alcuni foglietti di carta igienica o fazzoletti di carta, poi inumiditeli con un po’ d’acqua.
Quindi inserite le talee, e intorno a esse colmate lo spazio con altra carta igienica o fazzolettini, spruzzandoli d’acqua, fino a tre quarti del cilindro.
In cima inserite carta asciutta fino a rendere stabili e ferme le talee. Chiudete le bottiglie in un sacchetto di plastica.
Se le talee sono poche ed esili, potete anche lasciare intera la bottiglia, chiudendole dentro: mantenete le due dita d’acqua sul fondo e chiudete bene il tappo. Non capovolgetela, però... E appena arrivati a casa, riaprite subito le bottigliette, prima che le talee si danneggino!
Attenzione: questo sistema non vale se dovete prendere un aereo, perché il materiale vi verrà sequestrato, sia per le norme antiterrorismo (bottiglia con liquido), sia per la legge Cites anticontrabbando. Infatti, difficilmente in dogana le Forze dell'ordine riconoscono se si tratti di una specie protetta o meno e, per "tagliare la testa al toro", sequestrano ogni tipo di materiale vegetale sia in uscita sia in entrata.