Chiara Saccavini, del vivaio L'Orto Fiorito, a pochi chilometri da Udine, conserva e ripropone alcune piante “passate di moda” che stanno scomparendo e ne coltiva altre che sono ancora sconosciute al grande pubblico. Il Penstemon rientra nella prima categoria: amato fino agli anni ’50, è stato riscoperto dalla Saccavini che ora dispone di una bella collezione e ci svela i segreti di questa pianta in 10 punti.
1 Quali sono le specie e le varietà più belle?
Il penstemon appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee, che comprende piante più note, quali la digitale o la bocca di leone. Il genere Penstemon comprende circa 250 specie di piante erbacee perenni semisempreverdi o decidue coltivate per le infiorescenze a spiga o a pannocchia, formate da fiori tubulari o campanulati o imbutiformi.
Tra le varietà più compatte ci sono: P. alpinus (20 cm di altezza) con fiori dall'intenso colore violaceo-bluastro, che sbocciano in maggio-giugno; P. confertus che raggiunge i 30 cm, con fiori giallo pastello chiaro in maggio-luglio; P. hirsutus 'Pygmaeus' e 'Pygmaeus albus' dai fiori azzurrini o bianchi da maggio ad agosto, di 30 cm di altezza; P. serrulatus (40 cm) con fiori azzurrino chiaro in maggio-ottobre; P. smaltii (60 cm) con fiori rosa intenso con gola bianca in luglio-novembre; P. richardsonii con fiori rosso porpora in giugno-agosto.
Tra le varietà più alte sono interessanti: P. cobaea, di 50 cm di altezza, dai fiori rosa lilla o bianchi che si schiudono in luglio-agosto; P. grandiflorus che supera i 100 cm, con fiori blu lavanda in giugno-agosto; P. barbatus 'Coccineus', con fiori sottili rosso scarlatto chiaro.
Molte sono le cultivar, probabilmente incroci di P. hartweegii e P. cobaea, generalmente di dimensioni medio-grandi (dai 60 ai 90 cm di altezza), che hanno un fogliame particolare (P. digitalis 'Husker Red Strain' ha un magnifico fogliame porpora scuro su cui contrastano i fiori bianchi) oppure una colorazione particolare dei fiori: 'Evelyn' ha fiori medio grandi di un intenso rosa corallo, 'Burgundy' porpora scuro, 'Apple Blossom' grandi fiori rosa lilla che sfumano in bianco, 'Alice Hindley' blu genziana che sfumano in rosa, 'Schoenholtzeri' scarlatto chiaro con gola bianca, 'White Bedder' candidi, 'Stapleford Gem' fiori grandi che sfumano dal lilla al porpora al bianco.
2 In quali zone d’Italia si possono coltivare in piena terra?
I penstemon sono piante perenni generalmente rustiche che si possono coltivare in giardino anche in zone dove le temperature invernali scendono di parecchio (6-7 °C) sotto lo zero. Nel nostro vivaio in Friuli, dove gli inverni non sono miti, vivono benissimo.
Alcune specie provengono dall'interno dell’America, dall'Alaska al Guatemala, nelle praterie e nelle zone subalpine: P. centranthifolius cresce addirittura in condizioni desertiche o semidesertiche. Quindi i Penstemon sono rustici per quanto riguarda le temperature minime, ma non tollerano i ristagni d'acqua o i terreni pesanti. Amano posizioni molto soleggiate per fiorire bene. Le cultivar da giardino sono più adattabili e fiorifere rispetto alle specie: sono ottime per bordure o per accompagnare piante resistenti alla siccità.
3 Vivono a lungo?
Sono perenni a vita piuttosto breve, 2 o 3 anni, come anche Delphinium, lupini o Digitalis, anche se è possibile farli vivere più a lungo se si tagliano le infiorescenze sfiorite prima che si formino i semi. Nelle zone con temperature molto rigide e con terreno umido e pesante, dovete invece trattare i penstemon come piante annuali capaci di un'ottima fioritura estiva.
4 Come si piantano?
Se il terreno del giardino è pesante o troppo umido, è possibile correggerlo incorporando sabbia o pozzolana o altro materiale inerte che crei un buon drenaggio, importantissimo anche in vaso o fioriera. Questi ultimi non devono essere troppo grandi, ma proporzionati a piante di rapido sviluppo: i penstemon producono in una stagione piante che fioriscono bene, ramificate e vigorose. In giardino le piante vanno posizionate a circa 40-50 cm di distanza l'una dall'altra. Non piantatele troppo in profondità: il colletto della pianta deve rimanere a filo di terra per evitare che l’esemplare possa soffrire o venire danneggiato.
5 Quali sono le cure di base?
Dopo l’impianto vanno nutriti con concimi organici come la cornunghia o con fertilizzanti chimici, meglio se ricchi di fosforo e potassio per ottenere una fioritura più ricca e dai colori più intensi. Durante la fioritura, da giugno alla fine di ottobre si devono tagliare le infiorescenze appassite per facilitare la rapida formazione di nuovi fiori.
6 Vanno protetti in inverno?
A fine stagione, nelle zone più fredde, consiglio di lasciare sulla pianta la vecchia vegetazione per aiutare la pianta a difendersi dal freddo. In febbraio-marzo si potrà tagliare a pochi centimetri dalla base tutti gli steli secchi per facilitare l'emissione della nuova vegetazione. È possibile aiutare le piante anche con protezioni quali corteccia o tessuto non tessuto, se le condizioni climatiche invernali sono estreme e soprattutto se sono coltivate in vaso, cosa che rende le radici più esposte al gelo.
7 Quali parassiti li colpiscono?
Se sono ben coltivati, correttamente irrigati e nutriti, i penstemon non si ammalano. Afidi, tripidi e ragnetto rosso possono attaccare le giovani piante, ma generalmente non procurano gravi danni. Se l’attacco è forte si verificheranno deformazioni fogliari o decolorazioni di foglie e fiori. In questo caso si può intervenire con insetticidi o acaricidi. Più dannosi sono i nematodi che possono aggredire le radici in ambienti umidi e che possono essere già presenti in giardino presso altre piante quali dalie, astri, doronicum, phlox e verbene. La pianta colpita deperisce rapidamente seccandosi alla base. Anche in questo caso, gli antiparassitari chimici e una più corretta coltivazione possono risolvere il problema. Se l'ambiente è umido si dovrà far attenzione anche alla presenza di lumache, ghiotte del fogliame dei penstemon.
8 E quali malattie?
Sempre l'umidità dell'ambiente può causare la morte improvvisa di parti della pianta, dovuta a malattie fungine, o la comparsa di macchie nere sulle foglie. In questo caso utilizzate un anticrittogamico o il solfato di rame.
9 Come si riproducono?
Si possono ottenere da seme, seminando nel tardo inverno o all’inizio della primavera in vasi o in cassone freddo. Per gli ibridi è consigliabile mantenere le semine a temperature di 13-18 °C. Difficilmente però i semi ottenuti dagli ibridi del giardino daranno piante simili alle originali. Le talee, che permettono di propagare con sicurezza le varietà preferite, si devono prelevare da piante sane in agosto-settembre. Si utilizzano gli steli non fioriti ma abbastanza forti e non troppo erbacei. Si tagliano porzioni di 5-10 cm tagliando sopra il nodo di giuntura delle foglie; si possono utilizzare ormoni per facilitare l'emissione di nuove radici dalla talea. Si pongono le talee in vasi o recipienti sterilizzati, in terriccio sterile e leggero privo di concime, che rischia di inibire la formazione delle radici, molto ricco di perlite o sabbia per avere un perfetto drenaggio. Le talee devono essere mantenute umide fino alla radicazione (che avviene circa 4 settimane dopo), posizionandole in un luogo luminoso ma non soleggiato.
10 Con quali altre piante si possono associare?
Per spettacolari fioriture sono ottime le combinazioni in bordure miste assieme a piante che condividono le esigenze climatiche. Ecco qualche esempio:
- nei toni del rosa: Buddleja ‘Pink Delight’, Lavandula stoechas, Lavatera ‘Barnsley’, Perowskia ‘Blue Spire’, rosa ‘Iceberg’ con Penstemon ‘Evelyn’ e P. ‘Burgundy’;
- nei toni del rosso: Alstroemeria ‘Light hibrids’, Dianthus ‘Doris’, Lavandula ‘Hydcote blue’, Miscanthus sinensis variegato, Nicotiana ‘Lime Green’, Rosa moyesii ‘Geranium’, Alchemilla mollis, Artemisia ludoviciana con P. ‘Schoenholtzeri’;
- Canna indica ‘Purpurea’, Cordyline ‘Purpurea’, dalie a fiori rosso-cremisi o arancio, Phormium tenax ‘Purpureum’ con P. ‘King George’.
(Giardinaggio n. 7-8/2007)