La forbicina (o forficula, o tagliaforbici, o tenaglietta, o forfecchia) la trovate di solito sul tronco o sui rami dei fruttiferi o all’interno di frutti forati, e genera sovente un certo timore, per colpa delle appendici addominali appuntite, somiglianti alle lame delle forbici. È vero che se punge fa male, ma è un danno solo meccanico, perché non inietta alcun tipo di veleno: è solo un taglietto sulla pelle.
Com’è fatta la forbicina
La forbicina (Forficula auricularia) è un insetto Dermattero dalla forma allungata e appiattita di colore marrone rossastro, il cui addome termina con due cerci, lunghi 10-15 mm nel maschio e 3 mm nella femmina, che somigliano a una tenaglia, pinza o una forbice. I cerci vengono utilizzati durante l’accoppiamento e come arma di difesa.
Le femmine trascorrono l’inverno in nidi scavati nel terreno in cui depongono le uova, circa 50. Le neanidi nascono già a fine inverno e, con i primi caldi in marzo, si disperdono nell’ambiente, spesso rintanandosi nelle fessure dei tronchi per completare le mute. I nuovi adulti appaiono in maggio-luglio, per una sola generazione l’anno.
In realtà tutte le forbicine sono attive soprattutto durante le ore notturne, mentre di giorno tendono a fuggire dalla luce, riparandosi sotto la corteccia o nella cavità peduncolare dei frutti.
Quali piante colpisce e che danni fa
Sono insetti onnivori (con apparato boccale masticatore), ma prevalentemente vegetariani, nutrendosi anche di colture orticole, tabacco, fiori e frutti. Si trovano esclusivamente sulle piante in piena terra (non in vaso).
Erodono foglie, fiori e frutti. In alcune annate i danni arrecati su pesche, albicocche e ciliegie possono essere molto forti, perché le erosioni favoriscono lo sviluppo di marciumi a opera di funghi.
Inoltre, se inavvertitamente prese in mano, con le appendici possono infliggere “pizzicotti” piuttosto dolorosi, senza però iniettare alcuna sostanza.
Attenzione: le forbicine sono contemporaneamente insetti utili, perché si cibano di insetti parassiti delle piante, per es. di afidi.
Come si previene e si combatte
Nei frutteti non si eseguono trattamenti insetticidi specifici contro questo insetto perché gli attacchi avvengono molto vicino alla raccolta e solo gli scienziati, in base all’andamento climatico, riescono a prevederne un maggiore o minore sviluppo durante la stagione.
Inoltre, il comportamento della forbicina come insetto utile ne sconsiglia l’eliminazione.
Il danno in genere non è così ingente da giustificare un trattamento, sia chimico sia biologico. Infine, non esistono prodotti fitosanitari autorizzati contro la forbicina.
L'unico intervento che si può adottare è quello di posizionare, da giugno in poi, strisce-trappola sul tronco delle piante per impedire alle forficule di salirvi. Si possono utilizzare strisce adesive o distribuire la colla direttamente sul tronco.
Un altro sistema può essere quello di posizionare sul tronco dell’albero alcuni manicotti di cartone ondulato, all'interno dei quali le forficule si riparano durante il giorno, e possono così essere catturate. Ponendole da febbraio ad aprile-maggio potrete trovarvi (ed eliminare) anche le neanidi.
Per le piante da fiore e da orto si posizionano la sera vasetti di coccio capovolti in prossimità delle piante: all’interno le forbicine si ripareranno durante il giorno successivo, quindi la mattina dopo si può raccogliere il vasetto e svuotare le forbicine in un terreno incolto.