potare melo e pero
Importantissimo potare melo e pero in maniera corretta.
Le Pomacee necessitano di una potatura diversa da quella delle Drupacee. Ecco come potare melo e pero nell'arco delle stagioni

Le Pomacee (melo e pero, in misura minore cotogno e nashi) sono i fruttiferi che necessitano di una regolare potatura, da condurre ogni inverno, dopo la caduta delle foglie. Si tratta della potatura di produzione, da effettuarsi su piante adulte, già formate.

Consigli validi per melo e pero

Soprattutto il melo presenta rami a legno molto robusti, dalla corteccia liscia con internodi allungati fino a 80-90 cm: questi rami vanno potati di almeno un terzo (“taglio di ritorno”).

I rami a frutto (che si dipartono dai rami a legno) sono invece quelli che portano i dardi, le lamburde e i brindilli: i dardi sono rametti molto corti (max 7-8 cm), tozzi e grossi, con sole gemme a frutto; le lamburde sono rami un po’ più allungati (max 12-15 cm) con prevalenza di gemme a frutto su quelle a legno. Entrambi questi tipi di ramo non devono essere potati, pena l’assenza di raccolto.

I brindilli sono rami esili, con gemme a foglia tranne quella apicale che qualche volta è a fiore. Se sono corti e con la gemma apicale a fiore, si possono lasciare nel caso in cui la pianta porti pochi dardi e lamburde; se invece sono lunghi e con la gemma apicale a foglia, in agosto si piegano a formare un cerchio perché la linfa scorra meno e le gemme a foglia possano trasformarsi in gemme a fiore; se infine sono lunghi senza la gemma apicale, in genere si potano a 4-5 gemme sul melo e a 6 sul pero. Attenzione: Imperatore (melo), William e Coscia (peri) fruttificano soprattutto sui brindilli, che quindi vanno salvaguardati…

I rami misti, che cioè portano gemme a legno e gemme a fiore, o i rami che portano solo dardi e lamburde vanno accorciati a 3-4 dardi sul melo e a 5 sul pero.

La potatura di produzione sul melo deve essere più energica rispetto a quella del pero, e deve tendere a equilibrare il vigore vegetativo con quello produttivo. Sopportano bene le potature drastiche le cultivar Golden Delicious, Renetta e Starking tra i meli, Dr. Guyot, Abate Fétel e Conference tra i peri.

Come potare il melo

La potatura di formazione si effettua sulle piante da 1 a 3-4 anni circa, in base alla forma d’allevamento scelta: a vaso in spazi ampi, a fusetto o a spalliera in spazi ristretti.

La potatura di rimonda consiste nell'eliminazione dei rami secchi o malati, e si può condurre in qualunque momento.

In dicembre-febbraio si procede alla potatura di produzione in relazione a dove si trovano in prevalenza le gemme da fiore, il che dipende dalla varietà (es. Gravenstein, Limoncella, Red e Golden Delicious, Renetta del Canadà fruttificano su lamburde; Imperatore, Morgenduft su brindilli e rami misti) e dall’età della pianta (la produzione si concentra sulle lamburde con l’età); sempre volta a mantenere in equilibrio il vigore vegetativo, es. se l’albero è poco vigoroso, con pochi rami a legno, va ridotto il volume della chioma, se invece l’albero è molto vigoroso, con molti rami a legno e poche gemme a fiore, vanno diradati i rami di un anno, tagliando alla base i più vigorosi; su piante già in equilibrio, diradare brindilli e rami misti, eliminando quelli troppo deboli soprattutto se rivolti verso l’esterno, diradare le lamburde, spuntando a metà i rami di 2-3 anni, eliminare le lamburde più vecchie (zampe di gallo).

In maggio va effettuato un diradamento obbligatorio.

In estate si compiono la potatura verde e la spollonatura dalla base e lungo il fusto.

Come potare il pero

La potatura di formazione prevede l'allevamento a vaso in spazi ampi, ad alberetto o a spalliera in spazi ristretti.

Come per il melo si compie la potatura di rimonda.

Tra dicembre e febbraio si effettua la potatura di produzione in relazione alla varietà, volta a mantenere in equilibrio il vigore vegetativo, es. se l’albero è poco vigoroso, con pochi rami a legno, va ridotto il volume della chioma, se invece l’albero è molto vigoroso, con molti rami a legno e poche gemme a fiore, vanno diradati i rami di un anno, tagliando alla base i più vigorosi. Su piante in equilibrio, diradare brindilli e rami misti, eliminando quelli troppo deboli; diradare le lamburde, spuntando di un terzo i rami di 2-3 anni; eliminare le lamburde più vecchie (zampe di gallo). Potatura simile a quella del melo, ma più “lunga” (6 gemme residue anziché 4).

In maggio si svolge il diradamento da leggero a intenso, secondo necessità.

In estate infine si operano una leggera potatura verde e spollonatura dalla base, lungo il fusto e i rami principali.

 

Per approfondire

IL PICCOLO FRUTTETO
Come piantare e curare il frutteto familiare
30425 - Ultima modifica: 2020-02-10T23:04:01+01:00 da Elena Tibiletti
Come potare melo e pero - Ultima modifica: 2020-02-13T07:50:34+01:00 da Elena Tibiletti