A ogni luogo la sua pianta. È questo il tema dell’edizione 2019 di Orticola, che si è appena conclusa ai Giardini pubblici Indro Montanelli di Milano.
Non soltanto la più importante vetrina italiana per il vivaismo ornamentale nazionale e internazionale, ma un palcoscenico che per tre giorni ha rappresentato la bellezza e l’armonia vegetale nelle sue molteplici forme.
Ho avuto il privilegio di varcare la soglia di Palazzo Dugnani quando il sipario si è alzato, venerdì 17 maggio. Dopo qualche minuto impiegato a orientarmi, ho capito perfettamente lo spettacolo che andava in scena e il messaggio chiaro, forte, inequivocabile che organizzatori ed espositori hanno voluto consegnare a ognuno di noi. A pochi passi dall’ingresso, un allestimento dal titolo “Bosco e Giardino”, dove era posizionato un bosco di giovani alberi dai 2 ai 3 metri ha sollecitato tutti i visitatori a piantare nuovi alberi, sani e robusti, per ricostituire quei paesaggi italiani devastati dalla tragica tempesta dello scorso autunno che ha abbattuto milioni di alberi in diverse Regioni del nostro Paese.
Pochi passi avanti, l’affascinante allestimento della fontana con piante adatte al clima mediterraneo ha proposto un’interpretazione del giardino produttivo. Al centro della vasca faceva bella mostra una piccola oasi verde con piante amiche dell’acqua: Cyperus papyrus e Alocasia macrorrhiza.
Lungo i viali del parco si susseguivano gli spazi allestiti dagli oltre 160 espositori che, pur con le loro differenze, hanno interpretato il tema della rassegna e hanno dimostrato ai tanti giardinieri professionisti e hobbisti presenti, che “A ogni luogo la sua pianta”, non era semplicemente uno slogan, un titolo ad effetto, ma piuttosto un’idea di giardino e di giardinaggio.
Orticola 2019: piante sostenibili
Attraverso le consociazioni e le associazioni botaniche esposte nei vasi, nelle aiuole, nei contenitori in vimini o in altri materiali naturali abbiamo compreso che mettere le piante al posto giusto significa schierarsi a favore dell’ambiente e della sostenibilità. Senza mai dimenticare che il giardino è prima di tutto bellezza, armonia di colori e profumi. Abbiamo potuto ammirare, toccare, annusare composizioni belle come quadri di impressionisti, ma a bassa richiesta di manutenzioni, praticamente autosufficienti. Abbiamo capito che per ottenere i risultati più duraturi è importante guardarsi attorno e imparare dalla Natura, dove le piante crescono combinandosi tra loro, condividendo lo spazio in quanto hanno le medesime esigenze di temperatura, acqua, terreno. Per i nostri giardini, orti, balconi, scegliamo quindi specie che soddisfino esigenze estetiche nel rispetto delle loro peculiarità. Per riuscire in questo bisogna osservare, ma occorre anche documentarsi, leggere, imparare.
E Orticola 2019 ha offerto anche questa opportunità, con oltre 100 momenti in giro per la mostra-mercato (tutti completamente gratuiti) durante i quali esperti di varie discipline hanno realizzato incontri, visite guidate, laboratori.
Orticola 2019: la protezione biologica
Anche noi di Passione in Verdeabbiamo voluto dare il nostro contributo con un incontro su un tema che ci è particolarmente caro: quello della protezione biologica del giardino, dell’orto, del terrazzo. Perché se il nostro spazio verde deve essere il più possibile naturale e in equilibrio con l’ambiente, allora bisogna gradatamente abbandonare l’idea di utilizzare “veleni” chimici che uccidono afidi, cocciniglie e tutti gli insetti che danneggiano fiori e ortaggi o che tanto ci infastidiscono, come le cimici. Non è un’operazione semplice, richiede pazienza e un minimo di conoscenza, ma se abbiamo il coraggio di intraprendere questa strada e di perseverare, i risultati saranno stabili e duraturi. Torneremo su questi argomenti proprio attraverso il nostro portale.
Il sipario è calato sull’edizione 2019 di Orticola Milano. Negli occhi di questa visitatrice resta lo stupore per la bellezza, per la meraviglia che fa bene agli occhi e al cuore. E resta una convinzione. Che la diversità è ricchezza, rispetto, equilibrio. Il mondo vegetale ce lo insegna. E i giardinieri, quelli veri, lo sanno molto bene e compiono il miracolo: lo rappresentano.
Foto di Nicoletta Vai