Gli uccellini si adattano al maltempo e anche alla neve senza avere necessità di un rifugio simile a una casa. Se però l’inverno è molto rigido, hanno bisogno di molto più cibo per mantenere la temperatura corporea.
Se il vostro giardino non contiene arbusti che offrano bacche e drupe gradite agli uccellini, potete mettere loro a disposizione le mangiatoie da rifornire con gli appositi mangimi ed, eventualmente, anche nidi che servano da momentaneo rifugio invernale.
Le mangiatoie per gli uccellini
Le mangiatoie sono utili, soprattutto se protette da un tettuccio, in caso di pioggia o neve perché conservano meglio l’alimento e fungono da contenitore. Si tratta di strutture artificiali che si fissano al terreno su un palo, a un’altezza da terra di circa 2 m, oppure si appendono a un albero con una catena. Se però avete gatti, utilizzate quelle sul palo di metallo…
Chi ama il bricolage può costruirla da sé: può bastare anche una semplice tavoletta rettangolare di 50 x 25 cm o rotonda, con un bordino rialzato che impedisca all’alimento di cadere, e 4 paletti lunghi 15-20 cm che sorreggano un tettuccio. Lasciate una fessura ai lati per poterla pulire (almeno due volte nell’arco dell’inverno). Se la mangiatoia viene fissata a un palo, deve essere facilmente staccabile ancora per poterla pulire.
Dove mettere la mangiatoia per gli uccellini
La mangiatoia va posta in una zona tranquilla, meglio se visibile dalla finestra di casa per effettuare il bird-watching, ma dove non sia raggiungibile dai gatti: come dissuasore potete circondare il palo di sostegno in legno con una struttura a campana, che impedisca al micio di arrampicarsi.
Non aspettatevi di vedere stormi di uccellini sin dal primo giorno, soprattutto in caso di una prima installazione: per far notare loro questo nuovo “self-service”, appoggiate gli alimenti sul tettuccio (in caso di mangiatoie a casetta), che farà da “vetrina per la merce”. Per mantenere i “clienti”, la mangiatoia deve essere sempre ben rifornita per tutto l’inverno.
Uccellini: quali mangimi mettere
La scelta dei mangimi da utilizzare dipende da quali volatili intendete soddisfare, perché diverse sono le categorie dal punto di vista alimentare: i granivori si nutrono di semi e granaglie, i frugivori di frutta e bacche, gli insettivori preferiscono cibi animali ricchi di proteine, mentre gli onnivori come passeri e piccioni mangiano tutto ciò che l’uomo fornisce.
Fra i semi, sono sempre graditi quelli di girasole, il miglio, il panìco (mescolato al precedente è perfetto per i passeri), i fiocchi d’avena e di cereali in genere (appetitosi per verdoni e fringuelli), ma anche le arachidi, le noci e le nocciole. Le arachidi si possono appendere, singole o in collana, in modo che le cinciallegre ne estraggano da sole i semi (e i passeri spesso le imitano); noci e nocciole sono la passione di gazze e ghiandaie che ne fanno cospicue scorte invernali nelle cavità degli alberi. Il pane vecchio può essere servito se azimo (come quello toscano senza sale) e ammorbidito con acqua, ma solo a uccelli adulti perché nei piccoli potrebbe provocare soffocamento, gonfiandosi nello stomaco. Possono gradire biscotti e avanzi di torte, panettone e pandoro, che vanno serviti sbriciolati. Esistono poi in commercio numerose miscele di semi già pronte, studiate per gli uccelli selvatici.
Tra la frutta fresca, offrite pere e mele ammaccate o troppo mature (di scarto, quindi inutilizzabili), che adorano: appoggiatele per terra tagliate a metà, perché raramente intaccano un grosso frutto intero (se non ancora attaccato all’albero). Attirerete così tordi, merli e storni in quantità.
Per gli insettivori, ottimi mangimi sono il formaggio, le cotenne, lo strutto e il lardo.
Potete utilizzare pure gli avanzi di cucina: l’importante è che siano variati, non salati né pepati o speziati, in modo da non danneggiare l’organismo degli uccellini.
Sulle mangiatoie “a davanzale” sufficientemente ampie potete servire cibo misto, per sfamare sia i granivori sia gli insettivori. Per esempio una mezza noce di cocco fresca, rivolta all’insù e contenente lardo e semi li rende felici entrambi; non utilizzate invece il cocco essiccato perché potrebbe gonfiarsi nello stomaco dell’animale con gravi conseguenze. Attenzione però: i mangimi “misti” possono richiamare ospiti indesiderati, come topi, arvicole ecc.
Uccellini: quando sostituire il mangime e pulire la mangiatoia
Frutta e cibi freschi vanno tolti quando manifestano marciumi: se avete poco tempo, utilizzate alimenti secchi, che si rifondono solo quando vengono svuotati o comunque consumati. In genere, comunque, è preferibile un ricambio giornaliero: disponete al mattino la quantità che dovrebbe venire consumata entro sera.
La pulizia è importante, anche se non necessariamente dev’essere giornaliera: va effettuata all’occorrenza, ma con una certa periodicità per evitare muffe sui mangimi e malattie nei volatili. La vera ripulitura si compie alla dismissione della mangiatoia: all’arrivo della primavera la struttura si smonta, si lava con acqua e sapone di Marsiglia, si lascia asciugare perfettamente e si ripone per l’autunno seguente.
Non lasciate assolutamente la mangiatoia in primavera: i nuovi nati non devono abituarsi alla fornitura artificiale di alimento.
Uccellini: la mangiatoia sul terrazzo
È possibile sfamare gli uccellini in inverno anche sul terrazzo o balcone, sia installando una mangiatoia e/o un abbeveratoio, sia allestendo alimenti sciolti sulla balaustra o sul davanzale. In questo secondo caso però, dovete porre i mangimi in un punto preciso, sempre quello, sia per abituare gli uccellini, sia per scongiurare lo spargimento di residui su tutto il terrazzo.
Attenzione: pasturare gli uccellini su balconi e terrazzi è incompatibile con la presenza di gatti e spesso anche di cani, che li vedrebbero come prede.
Considerate anche il capitolo “sporcizia”: decidendo di attirare gli uccellini, mettete in conto lo sporco che essi, involontariamente, creano. Semi e cereali caduti dalla mangiatoia si raccolgono ogni mattina con la scopa, mentre gli escrementi su balconi e davanzali si lavano via con acqua e detersivo disinfettante. Per ridurre l’incombenza della pulizia, potete disporre alcuni giornali vecchi ben aperti sul pavimento circostante la mangiatoia, fino a 1 m di diametro tutt’intorno.