Tutti gli “amanti del sole”: come coltivare Delosperma & co.

Alla famiglia delle Mesembriantemacee o Aizoacee appartengono gli "amanti del sole", piante grasse con fiori a piccola margherita prodotti dalla primavera all'autunno

Puntuali come orologi, i fiori si aprono a mezzogiorno spaccato: quasi tutte le rappresentanti della solare famiglia sudafricana delle Mesembriantemacee o Aizoacee possiedono questa curiosa caratteristica.

I loro fiori a forma di margherita, infatti, sono dotati di strutture particolari, di natura igroscopica che, disidratandosi con il calore del mezzogiorno, provocano l'apertura delle corolle; viceversa, quando all'avvicinarsi della sera l'umidità atmosferica aumenta, l'assorbimento di microgocce d’acqua determina la chiusura dei petali.

Le piante capaci di questo prodigio, ampiamente reperibili anche in Italia, sono numerose, tutte succulente e facili da coltivare: sono quelle che appartengono ai generi Aptenia, Carpobrotus, Delosperma, Dorotheanthus, Drosanthemum, Lampranthus e Oscularia.

Amanti del sole: Aptenia

Deve il suo nome alle foglie che hanno una graziosa forma a cuore: Aptenia cordifolia è caratterizzata dai lunghi rami (fino a 1,5 m) orlati da foglioline cuoriformi e grasse, color verde tenero oppure variegate di bianco.

Cresce in natura su terreni poveri o viene coltivata in vaso. I rami, che con il tempo lignificano, strisciano sul terreno negli esemplari coltivati su muretti o in aiuola, e ricadono mollemente da vasi e basket.

Da aprile a ottobre si coprono di fiori color porpora-fucsia, durevoli, abbondantissimi e piccoli (1 cm di diametro).

Amanti del sole: Delosperma

Tra i più diffusi nei garden center ci sono i robusti Delosperma, caratterizzati da foglie triangolari brevi, saldamente attaccate ai rami che raggiungono una lunghezza massima di circa 40 cm.

D. cooperi è il più noto, vestito di fucsia, ma abbastanza reperibile è anche D. congestum, dai grandi (2 cm di diametro) fiori gialli.

Sempre nei toni del porpora e fucsia ci sono D. aberdeenense e D. sutherlandii. È giallo D. nubigenum, dalle foglie più piccole e serrate attorno al ramo, mentre ha le corolle arancio D. floribundum.

Tutti i delosperma fioriscono ininterrottamente da maggio a ottobre. Abbiate cura di staccare i fiori appassiti, per stimolare la produzione di nuovi boccioli.

Amanti del sole: Lampranthus

I Lampranthus invece, con la rispettabile altezza di 80 cm circa, formano col tempo cuscini naturali, dati dall’intreccio dei rami, che da maggio in poi si accendono di bianco, arancio, rosa, rosso e viola, in accordo con il significato greco del nome scientifico, "fiore che splende".

L. violaceus, dalla corolla rosso-viola, è il più facile da trovare, abitualmente coltivato in vaso.

Abbastanza frequente anche L. aureus che, come dice il nome, ha fiori giallo-dorati, mentre meno frequenti sono L. glaucus con petali bianchi e centro giallo, e lo stupendo L. roseus che si distingue per i petali rosa o scarlatti che circondano un cuore giallo-oro.

Attenzione: i Lampranthus fioriscono solo tra aprile e maggio, poi si fermano fino all'anno successivo.

Amanti del sole: Dorotheanthus

I Dorotheanthus, "dono divino" per la loro bellezza, fioriscono da giugno a settembre illuminando il giardino di corolle gialle color del sole, oppure a petali gialli o bianchi e centro rosso, o anche rossi a gola bianca; se però volete proprio tutta la gamma dell'arcobaleno, scegliete D. bellidiformis che produce fiori del diametro di 3-4 cm di colore bianco, giallo, arancio, rosa e rosso più o meno scuro. Le piantine, alte circa 10 cm, vanno seminate fitte se si desidera ottenere l'effetto "cuscino" multicolore.

Amanti del sole: Drosanthemum

Il Drosanthemum è particolarissimo: fusti, foglie e fiori sembrano perennemente ricoperti da piccole goccioline di rugiada (in greco il nome scientifico significa "fiore coperto di rugiada"), ma in realtà si tratta di apposite ghiandole esterne che hanno la funzione di trattenere l'acqua.

Anche in questo caso, nella tavolozza cromatica delle corolle, non c'è che l'imbarazzo della scelta: D. cristallinum fiorisce in fucsia, D. speciosum possiede fiori gialli, arancioni o rossi, D. bicolor spicca per i fiori bicolori giallo-rossi, i petali rosa di D. striatum sono striati di viola, mentre D. bellum è unico per la gola verde racchiusa entro una corolla rosa.

Possono avere portamento strisciante (sono quindi ottimi come ricadenti) o a cuscinetto, raggiungendo il mezzo metro d'altezza; e fioriscono per tutta la primavera e l'estate.

Amanti del sole: Oscularia

Infine, l’Oscularia è di recente arrivata anche in Italia ed è già facilissima da reperire: si caratterizza per il colore verde glauco delle foglie, molto corte e addensate lungo i rami, che spiccano per una tonalità violacea.

Splendido l’effetto quando la pianta si ricopre di fiori rosa-lilla, come nel caso di O. deltoides, con cui confezionare basket di dimensioni contenute.

Amanti del sole: il fico degli Ottentotti

Il genere Carpobrotus (Mesembrianthemum), introdotto in Italia nel 1713 come pianta ornamentale, è poi sfuggito al ristretto ambito dei giardini, naturalizzandosi come pianta spontanea, dove il clima è decisamente mite.

Il più conosciuto è C. acinaciforme, comunemente detto fico degli Ottentotti per i frutti carnosi commestibili: è una pianta perenne dai caratteristici fusti carnosi e prostrati, ricadenti tanto da formare ampi tappeti soprattutto in luoghi scoscesi; le foglie triangolari, grandi, carnose e glauche sono belle a vedersi anche in inverno. I fiori, che compaiono tra aprile e giugno, sono piuttosto grandi (oltre 10 cm di diametro), dalle squillanti tinte giallo, viola, fucsia o porpora con stami gialli.

C. criniflorum è invece una piantina di pochi centimetri d'altezza, che forma piccoli cuscini punteggiati, tra giugno e agosto, di bianco, giallo, rosa, rosso, porpora e viola.

Coltivare gli amanti del sole

Le Aizoacee danno il massimo in regioni a clima mediterraneo, su terreni poveri, sabbiosi e ben drenati, non troppo calcarei (correggeteli eventualmente con sabbia o con un pochino d'argilla); per fiorire necessitano del pieno sole, inoltre amano l'aridità, cosicché in estate vanno innaffiate solo 1-2 volte a settimana, quando le foglie appaiono molto flaccide.

Dove il clima è temperato, le perenni si possono coltivare in vaso, eventualmente da interrare durante la buona stagione e da riporre in serra o tra i doppi vetri delle finestre in inverno. Questa infatti è la stagione più ostica per alcune di esse: Aptenia, Drosanthemum, Lampranthus, Oscularia e Carpobrotus richiedono temperature comprese tra 8 e 12 °C. Tutte le altre sopravvivono fino a una settimana a –8 °C senza alcuna protezione in Val Padana.

Per incentivare la fioritura, eliminate sempre i fiori appassiti, tranne quelli che lascerete andare a seme per avere nuove piante l'anno successivo.

Poco soggette a malattie, queste piante temono quasi esclusivamente gli afidi, contro i quali sono efficaci gli insetticidi a base di piretro.

Infine, l’unico lato negativo di questa generosa famiglia: i fiori sfamano la terribile farfallina dei gerani (Cacyreus marshallii) perché, come l’insetto, sono originari del Sud Africa. Quindi, se coltivate le Aizoacee è sconsigliabile allevare anche i pelargoni.

Come moltiplicare gli amanti del sole

Tutte le Aizoacee si riproducono con grande facilità per talea: verso la fine della fioritura si prelevano i rametti apicali non fioriferi, lasciando loro solo 2-4 paia di foglie, eliminandole verso il basso vicino al nodo sotto cui si effettua il taglio.

Si lasciano cicatrizzare all'aria e all'ombra per 24 ore, poi si piantano in un vaso con sabbia sempre umida: dopo circa un mese le talee avranno radicato e, nella primavera successiva, saranno pronte per essere piantate in giardino o in vaso.

La moltiplicazione per seme è comunque ugualmente semplice: la semina va effettuata a fine aprile in piena terra nelle regioni mediterranee, oppure in marzo in serra a 15 °C se il clima è temperato, con messa a dimora in maggio; prima della semina è opportuno tenere i semi a mollo in acqua tiepida per un'intera giornata.

Non abbiate fretta: le piantine cominceranno a fiorire solo dopo 2-3 anni.

(tratto da “I fiori di mezzogiorno”, di Elena Tibiletti, Giardinaggio n.7-8, 2009)

Per approfondire

PIANTE DA TERRAZZO E DA BALCONE
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27489 - Ultima modifica: 2019-06-04T12:30:12+02:00 da Elena Tibiletti
Tutti gli “amanti del sole”: come coltivare Delosperma & co. - Ultima modifica: 2011-07-06T12:51:00+02:00 da Redazione GI