mimosa
La mimosa in vaso può vivere a lungo, con alcuni accorgimenti.
Deliziosa la mimosa in vaso! Ma come farla vivere a lungo? Noi vi diamo ben 7 consigli utili alla sua sopravvivenza (e bellezza)

Da alcuni anni si trova in vendita – perfino nei discount – la mimosa (Acacia dealbata) in vaso, da metà febbraio a metà marzo. Vasi anche da 16 cm, graziosi, carichi di piumini gialli, che fanno pensare sia facilissimo tenere questa particolare pianta. Ed è facile veramente, ma solo se si sa come farlo… altrimenti il rischio è che la simpatica piantina vi saluti entro un paio di settimane. Ecco i nostri consigli per farla vivere a lungo.

7 mosse fondamentali

  1. Mettetela all'esterno. A meno che non abitiate sulle Alpi o sull’Alto Appennino, la mimosa deve stare all'esterno! Scordatevi di tenerla in casa: se lo faceste, tempo 4-5 giorni e i soffici piumini giallo limone diventerebbero aride palline color creta e poi marroncine, mentre le foglie prenderebbero un color polvere e rapidamente si seccherebbero e si sbriciolerebbero. Mettetela sul balcone o terrazzo, o anche in giardino all’ingresso: tollera tranquillamente fino a 2 °C. Se la minima notturna dovesse andare sotto, spostatela per la notte nel punto più fresco della casa, e rimettetela fuori la mattina dopo.
  2. Sì sole, no vento. Anche in vaso la mimosa odia le correnti d’aria: tenetela in una posizione riparata dai venti, ma ben soleggiata (min 4 ore giornaliere indipendentemente dalla stagione).
  3. Non rinvasatela. Non fatevi prendere dal “demone del rinvaso”: le piante legnose non amano il trasloco mentre stanno fiorendo. È il modo migliore per far terminare anzitempo la fioritura. Ci penserete a sfioritura avvenuta, quando non farete più danni.
  4. Annaffiatela molto. Tallone d’Achille della mimosa in vasetti minuscoli è l’irrigazione. Se il terriccio si asciuga, fiori e foglie si seccano. Il trucco è osservarla ogni giorno, e darle l’acqua appena il substrato mostra di stare per asciugarsi. Ancora meglio utilizzare il “segreto” dello spiedino: inserite uno spiedino lungo di legno fino al fondo del vaso e, se esce pulito, bagnate, se esce sporco, no. Mettete il sottovaso mentre la annaffiate, ma svuotatelo 10 minuti dopo, perché la mimosa odia i ristagni che la uccidono.
  5. Nel doppio vaso. Controllare la terra ogni giorno può risultare impegnativo. Ma rinvasare non si può. Né si può annaffiarla troppo, o lasciarle il sottovaso. Allora c’è un espediente per mantenere la terra sempre fresca: il doppio vaso. Prendete un contenitore di almeno 4 misure in più del vasetto, mettete un fondo di terra qualsiasi (anche esausta) per 3 cm, poi inserite il vaso con la mimosa, appoggiandolo sopra il terriccio di risulta, e colmate l’intercapedine tra i due vasi con la stessa terra da poco. Annaffiate in abbondanza questo terriccio “cuscinetto” in modo che rimanga sempre bagnato: terrà fresca la terra della mimosa anche con annaffiature più discontinue. No sottovaso.
  6. Un grande vaso. Quando la rinvaserete, a fine fioritura, mettetela in un vaso grande (diametro o lato 24 cm per pianta alta 40 cm) e ogni anno in primavera, dopo la fioritura, ripetete l’operazione in un contenitore di un paio di misure in più con un perfetto drenaggio sul fondo e un terriccio frutto di un mix di metà substrato per piante mediterranee e metà per acidofile.
  7. Una potatura di riordino. Quando la mimosa sfiorisce, diventa proprio orrenda: i fiori diventano palline secche di colore marroncino, e stonano con la leggerezza della pianta. In vaso potete potarla, tagliando al massimo un terzo della lunghezza di ciascun ramo. Attenzione: l’operazione va fatta subito dopo la fioritura, e comunque entro maggio.
7 consigli per la mimosa in vaso - Ultima modifica: 2024-03-08T06:18:53+01:00 da Elena Tibiletti