zeolite
La zeolite è un ottimo drenante nei terricci per piante che temono i ristagni idrici.
La zeolite è un composto minerale che in agricoltura è ammendante, corroborante e repellente di parassiti, e sull’uomo ha azione detossificante

La zeolite – o, meglio, le zeoliti –, sono allumino-silicati (“tectosilicati”), ossia minerali di origine vulcanica, dotati di struttura cristallina e microporosa, caratterizzati dal fatto di gonfiarsi se vengono riscaldati. Le zeoliti comprendono 15 serie di minerali diversi, fra i quali i più noti sono la clinoptilolite e la chabasite. Vengono utilizzate nell’industria come catalizzatori, nella petrolchimica, come desalinizzatori e nei detersivi per lavastoviglie e lavatrice; in ediliziaper il cartongesso e la malta; in zootecnia per l’assorbimento degli odori nelle biomasse (anche nella lettiera del gatto domestico) e nei mangimi per ridurre la fragilità ossea; in medicina per l’assorbimento di tossine e metalli pesanti; e in agricoltura come corroboranti e repellenti nei confronti di parassiti animali e malattie fungine.

5 impieghi della zeolite in agricoltura

Le zeoliti adatte all’impiego in agricoltura appartengono alle tipologie clinoptilolite o chabasite e, naturalmente, sono di origine naturale, non trattate né arricchite chimicamente.

  1. Si possono impiegare come ammendanti, poiché assorbono il calcio e l’umidità in eccesso: sono quindi indicate su terreni eccessivamente calcarei oppure umidi.
  2. Sequestrano anche le sostanze tossiche presenti nel terreno, es. metalli pesanti, che vengono inattivati e resi inerti dalle zeoliti.
  3. Oppure si utilizzano come corroboranti perché aumentano la resistenza delle piante agli stress biotici e abiotici, migliorano la qualità dei frutti e incrementano il contenuto in clorofilla delle foglie.
  4. Poiché riducono l’umidità presente sulle foglie, gli steli e i frutti, svolgono anche un controllo indiretto di malattie fungine (oidio, peronospora, botrite) e parassiti (afidi, acari e nematodi del terreno).
  5. Inoltre possiedono un effetto cicatrizzante sulle lesioni, a cui uniscono una naturale azione batteriostatica.

Sono utilizzabili su tutte le colture (ortive, frutticole e ornamentali) durante l’intero ciclo stagionale, in pieno campo, in serra, nei vivai e in idroponica. Non hanno tempo di carenza e il prodotto (ortaggio o frutto) è immediatamente consumabile, previo lavaggio. Non sono nocive per l’uomo, gli animali domestici o selvatici, e l’ambiente.

La zeolite è disponibile in diverse granulometrie e formati a seconda dell’applicazione a cui è destinata: micronizzata per trattamenti fogliari in sospensione acquosa; sabbia per applicazioni tal quali nel terreno in pieno campo; graniglia per applicazioni in vaso e in ortoflorovivaismo.

Quali patogeni combatte

La zeolite polverizzata è efficace nel combattere parecchie malattie fungine, dalla botrite della vite all’alternaria del pomodoro passando per la ticchiolatura del melo e la monilia del pesco: è preferibile impiegare un prodotto a base di chabasite i cui cristalli romboedrici o piramidali creano un ambiente inadatto al fungo. Attenzione: la zeolite sembra attualmente poco efficace contro la peronospora.

La clinoptilolite è invece più adatta a combattere numerosi insetti, come l’afide lanigero del melo (e gli afidi in generale), la tignoletta della vite, l’oziorrinco e molti altri: possiede infatti cristalli a forma di ago, perfetti per infliggere ferite agli insetti parassiti, contribuendo così alla loro eliminazione sulle piante in coltura.

La zeolite può essere diffusa sulla coltivazione anche a ridosso del raccolto poiché non lascia residui, ma protegge contro le scottature e migliora la shelf life del prodotto, nonché la vigoria delle piante e la quantità di produzione.

Come usare la zeolite

La zeolite si applica come un normalissimo trattamento fogliare, direttamente sotto forma di polvere oppure – la forma micronizzata – diluita in acqua, e permette di ottenere numerosi effetti positivi per le coltivazioni, tutti utili a fortificare le difese immunitarie delle piante inducendo una maggiore resistenza agli agenti esterni.

È in grado di assorbire e regolare l’umidità residua sulla superficie delle foglie e dei frutti, riducendo così la possibilità di proliferazione di organismi potenzialmente dannosi che si sviluppano solo in condizioni umide. È il caso, per es., della maculatura bruna su pero, ed è anche il caso dell’oidio o mal bianco e della botrite o muffa grigia, ambedue bloccati esattamente come fa lo zolfo. Va distribuita in prevenzione, quando ancora non si notano segnali di patogeni fungini, ripetendo dopo piogge abbondanti che possono dilavare la zeolite.

Come agisce la zeolite

Il meccanismo d’azione della zeolite è semplice: aiuta la cicatrizzazione delle ferite dovute alle intemperie, agli animali o all’attività dell’uomo. Dato che alcune muffe si annidano proprio in microscopiche lesioni presenti sulla superficie del frutto o della foglia, il trattamento le sigilla impedendo lo sviluppo di microrganismi indesiderati.

Grazie alla struttura ottenuta mediante la micronizzazione, la zeolite ha un alto potere coprente e forma una vera e propria barriera ostile allo sviluppo di miceli fungini e altri microrganismi dannosi. Per le sue caratteristiche fisiche ha anche una funzione adesivante e può essere mescolata ad altri prodotti biologici.

4 usi della zeolite per l’uomo

  1. Di per sé, la zeolite è un minerale dalla struttura porosa: all’interno dei pori è in grado di sequestrare composti tossici in generale, metalli pesanti e residui di fitofarmaci. Agisce a livello di tratto gastro-intestinale, dove assorbe le sostanze tossiche senza a sua volta venire assorbita dalla mucosa intestinale, ma anzi, venendo espulsa con tutto il suo carico di tossine: il nostro organismo non è in grado di assorbirla.
  2. Inoltre possiede proprietà antiossidanti perché aiuta l’organismo a contrastare l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare.
  3. Rinforza anche il sistema immunitario, grazie alla potente azione detossificante.
  4. Infine, per uso topico (applicata sulla pelle con qualche goccia d’acqua) allevia dermatiti, eczemi, disidrosi, acne, punture d’insetto, psoriasi ecc.

Si può assumere sotto forma di polvere da mescolare a minestre, passati di verdura, yogurt, succhi di frutta, oppure in forma di compresse, più pratiche.

Avvertenze per l'impiego interno umano

Attenzione n.1: va assunta con l’accompagnamento di abbondanti liquidi perché, trattenendo anche l’acqua, può causare stitichezza.

Attenzione n.2: potrebbe ridurre l’assorbimento intestinale di determinati farmaci. Prima di assumere zeolite durante una cura farmacologica, consultare il proprio medico.

Attenzione n.3: non essendo stati condotti studi scientifici circa l’assunzione di zeolite in gravidanza o allattamento e nei bambini, è preferibile non utilizzarla per uso interno.

Attenzione n.4: non tutti i tipi di zeolite sono adatti all’impiego umano e alimentare. La migliore è la clinoptilolite. I prodotti migliori si trovano in farmacia o in erboristeria e riportano la dicitura “dispositivo medico CE di classe 2a (idonea a uso orale) registrato nell’elenco dei dispositivi medici del Ministero della Salute”, e quindi è anche fiscalmente detraibile fra le spese sanitarie.

Zeolite contro i parassiti delle piante (e per l’intestino) - Ultima modifica: 2024-05-07T19:04:22+02:00 da Elena Tibiletti