È la loro stagione: i tulipani (Tulipa) in aprile sono tutti in fiore, occhieggiando sui davanzali in cassettina, sul balcone in vaso, in terrazzo nelle vaschette, in giardino come bordura delle aiuole e pure in casa come fiore reciso, di gran moda tutto l’anno grazie alle forzature di fioritura. I bulbi costano pochissimo e, in autunno, vale la pena di comprarli per metterli subito in terra (vedi in fondo) e aspettare senza più preoccuparcene. Perché se c’è una cosa che contraddistingue i tulipani (e gli altri bulbi primaverili), è proprio la facilità di coltivazione, a prova di bambino!
Se compriamo tulipani adesso
Se li acquistiamo adesso nei garden center, dal fioraio o al supermercato, possiamo metterli in casa oppure in esterni, lasciandoli nel loro vasetto, senza rinvasarli. In casa dureranno il giusto (circa 7 giorni): il calore, come sempre, accelera il processo di maturazione e senescenza dei fiori. Ricordiamoci che quasi tutti i tulipani producono un solo fiore per ogni bulbo e, finito quello, non ce ne saranno altri. Tenendo il vasetto sul davanzale, balcone, terrazzo la durata sarà maggiore (anche 15 giorni), perché l’aria fresca della notte farà loro bene. Tuttavia, se stanno al sole già caldo, appassiranno più velocemente (7-10 giorni): possiamo metterli anche a mezz’ombra o all’ombra, tanto la fioritura è già in atto.
A proposito: quando li scegliamo in negozio, optiamo per vasetti con tulipani ancora in boccio, dove si percepisca appena il colore, perché così li godremo più a lungo rispetto a quelli con i fiori già parzialmente o del tutto aperti.
MANUTENZIONE elementare
Che siano vasetti acquistati adesso o le cassette che abbiamo fatto a suo tempo l’autunno scorso, le cure sono le stesse, e veramente elementari: bagnare il terriccio ogniqualvolta lo vediamo asciutto in superficie. Adesso non serve concime, ma solo acqua: se manca, i boccioli si seccano, oppure vengono attaccati dagli afidi (e non essendoci un fiore di riserva, perdiamo la fioritura); i fiori già aperti si “spetalano” molto prima; insomma, le conseguenze sono nefaste.
Naturalmente, non dobbiamo nemmeno tenere il terriccio fradicio, perché marcirebbe il bulbo con tutto il bocciolo. Cioè: ricordiamoci ogni mattina di controllare il substrato e, se è asciutto, bagniamo un po’, secondo una quantità che varia in base al sole (esposti a sud i tulipani berranno di più che a nord) e soprattutto al vento, molto frequente in questo periodo, che asciuga rapidamente la terra.
Cosa fare DOPO la SFIORITURA
Come già detto, ogni bulbo produce un singolo fiore. Quando i “petali” (botanicamente si chiamano “tepali”) cadono, non resta altro che tagliare lo stelo fiorale alla base, dove nasce dal bulbo. Continuiamo a bagnare fintantoché non è appassito anche l’ultimo fiore. Dopodiché dobbiamo decidere cosa fare: in vasetto o cassetta questi bulbi non rifioriranno più, lo faranno solo se posti, in ottobre, in piena terra in giardino. Valutiamo: abbiamo un giardino, o parenti o amici con giardino, o un’aiuola condominiale, o un’aiuola pubblica incolta dove trasformarci in Guerrilla Gardeners? Se la risposta è no, non possiamo fare altro che buttare via (a malincuore! e rigorosamente nell'umido) bulbi e terriccio liberando il vaso. Se invece c’è una possibilità di approdo alla piena terra, ecco il da farsi.
Continuiamo ad annaffiare con minore assiduità e solo a terriccio ben asciutto, aggiungendo ogni 10 giorni una dose di concime liquido per piante da fiore. Presto vedremo che le foglie incominciano a ingiallire e a seccarsi: saranno veramente orribili a vedersi, ma possiamo tagliarle solo quando sono ben secche. Quando incominciano a ingiallire, diminuiamo man mano l’irrigazione fino a interromperla e sospendiamo le concimazioni. Quando i bulbi saranno ormai senza più foglie, possiamo estrarli, ripulirli sommariamente, lasciarli 3-4 giorni ad asciugarsi all’ombra e poi conservarli in un sacchetto di carta al fresco (es. in cantina) fino all’inizio di ottobre, quando arriverà il momento per piantarli in un giardino.
In piena terra possono rimanere per sempre: continueranno a fiorire per molti anni, al gelo come al caldo, senza bisogno di attenzioni.
I tulipani RECISI
Di gran moda negli ultimi anni, i tulipani recisi richiedono qualche attenzione. Acquistiamoli ancora in boccio: il colore si percepisce, ma i tepali sono ancora ben serrati. Mettiamoli in un vaso con acqua molto fredda, da rinnovare ogni giorno tagliando 1 cm di gambo in fondo. Facciamo in modo che le foglie non peschino nell’acqua: fanno marcire i gambi. Aggiungiamo un quarto di compressa di aspirina. Per evitare che il fiore si reclini, pungiamolo con lo spillo sul gambo appena sotto il boccio. Teniamo il vaso nella stanza più fresca che abbiamo, e comunque mai sotto i raggi del sole, altrimenti appassiranno in pochissimi giorni. Con queste cure possiamo farli durare fino a 10 giorni.
La piantagione AUTUNNALE
I tulipani si mettono a dimora in autunno, fra metà settembre e metà novembre, sia in giardino sia in vaso, a una profondità pari al doppio dell’altezza del bulbo in giardino e a una volta e mezza in balcone. In un vaso da 18 cm di diametro ce ne stanno 4, in una cassetta da 30 cm 6. Poniamo 3 cm di argilla espansa sul fondo e usiamo un buon terriccio per piante da fiore. Annaffiamo un poco subito dopo e poi lasciamo che sia la pioggia a bagnare ogni 15 giorni.
Spesso sulle confezioni sono riportati alcuni numeri, 9-10-11-12 o extra, con cui viene contraddistinta la dimensione del bulbo e, di conseguenza, la qualità della fioritura (altezza dello stelo e grandezza del fiore). Più alto è il numero, maggiore è il prezzo, ma anche la forza del bulbo: con un numero più alto possiamo aspettarci piante più robuste e una fioritura più prolungata.