Soprattutto in estate, sotto i platani si possono trovare “nuvole” di insetti dal volo irregolare o addirittura che passeggiano sul nostro corpo. Si tratta della tingide del platano, un insetto fastidioso per noi uomini, e anche per i platani, dei quali aggredisce le foglie facendole cadere.
Com’è fatta la tingide del platano
La tingide (Corythucha ciliata) appartiene all’ordine dei Rincoti ed è certamente l’insetto più frequente e più dannoso sul platano. Di origine americana, le prime segnalazioni di questo insetto nel nostro Paese risalgono agli anni 60; oggi è diffuso in tutte le aree in cui è presente questa specie.
Nell’arco di una stagione la tingide compie 3 generazioni; tutte le forme mobili (adulti, neanidi, ninfe) vivono in modo gregario sulla pagina inferiore delle foglie, preferibilmente localizzate in corrispondenza delle nervature principali.
Gli adulti (lunghi circa 4 mm) sono caratteristici per le ali trasparenti e reticolate. Essi sono facilmente visibili durante l’inverno, sotto le placche della corteccia lungo il tronco e i rami, in quanto è qui che in prevalenza trascorrono la stagione fredda. In primavera (generalmente intorno al mese di aprile) gli adulti fuoriescono dai ricoveri invernali e si portano sulla nuova vegetazione, dove riprendono a nutrirsi e ricomincia il ciclo.
Quando compare e che danno fa la tingide del platano
Il danno determinato da C. ciliata è principalmente dovuto alla modalità di nutrizione dell’insetto. Tutti gli stadi, infatti, sono dotati di apparato boccale perforante-succhiatore, con il quale pungono il mesofillo della foglia sottraendone la linfa.
A partire da aprile-maggio gli adulti si portano sulle foglie dei rami più bassi dove iniziano a nutrirsi, depongono le uova e danno avvio alle nuove generazioni. Le foglie infestate dalla tingide sono facilmente riconoscibili per il caratteristico aspetto argenteo o giallo argenteo, che si manifesta soprattutto nella parte centrale della lamina fogliare. Osservando con attenzione la pagina inferiore di una foglia colpita, si possono notare delle punteggiature nerastre, le quali sono gli escrementi deposti dalle femmine a protezione delle uova.
In conseguenza di forti attacchi di tingide si ha una precoce caduta delle foglie, già nei mesi di luglio e agosto.
Oltre al danno diretto alle piante, le infestazioni di C. ciliata, possono essere molto fastidiose per le persone, nel caso i rami dei platani siano prossimi alle finestre delle abitazioni, oppure se sotto la chioma sono posizionati tavoli, sedie, panchine. Infatti le forme mobili dell’insetto, quando vengono a contatto con le persone, possono provocare pruriti e deboli irritazioni.
Tingide del platano: prevenzione e cura
Non è facile la lotta diretta contro questo insetto; i platani sono alberi alti, spesso maestosi, per cui è impensabile ricorrere a trattamenti insetticidi distribuiti alla chioma. Si disperderebbe un’enorme quantità di sostanze nocive nell’ambiente, con effetti anche gravi sulle persone e sugli insetti utili.
Va ricordato, prima di tutto, che i platani convivono bene con la tingide; non si tratta dunque di un insetto in grado di minacciare la vitalità degli alberi colpiti. Eventuali interventi sono giustificati solo dove la presenza di alberi infestati rappresenta un disagio per chi fruisce il giardino durante la stagione estiva.
Che fare, allora? Ecco alcuni consigli.
- Evitate drastiche potature ai platani: la tingide, come tutti gli insetti che pungono e succhiano, gradisce molto la vegetazione che si origina a seguito di tagli pesanti. Quanto più i platani vengono potati tanto più intensi sono gli attacchi di tingide.
- A partire da giugno, se osservate abbondanza di insetti nella pagina inferiore delle foglie potete effettuare alcuni lavaggi del fogliame, aggiungendo all’acqua un prodotto che pulisca la vegetazione. Al riguardo segnaliamo Agricolle (http://bioplanet.it), un formulato a base di polisaccaridi (quindi non è un insetticida) in grado di intrappolare, con un meccanismo d’azione puramente fisico, piccoli insetti quali afidi, psille, tingidi. Se non possedete l’attrezzatura per effettuare questo trattamento, rivolgetevi a un’azienda che si occupa di manutenzione del verde.
- In presenza di infestazioni abbondanti, su alberi di grandi dimensioni è possibile effettuare un trattamento tramite la tecnica dell’endoterapia: un’applicazione (effettuata in maggio-giugno) mantiene protetto il platano per 2 anni consecutivi. Raccomandiamo anche in questo caso di rivolgervi a un’azienda specializzata.