Sebbene il periodo giusto per fare talee di ramo di piante d'appartamento sia la primavera e, in seconda battuta, l'autunno, in realtà, se capita che un ramo si spezzi o si ammalori, è possibile provare a farne talee durante tutto l'anno: al massimo non attecchiranno.
Capita per esempio con la tamaya e il potos. La prima ha fusti fragili e basta un urto per spezzare i rametti laterali. Il secondo invece ha un normale ricambio anche dei fusti rampicanti, che spesso si ammalorano – cioè prendono un colore giallo scuro opaco – a partire dalla base, mentre le parti finali rimangono ancora color giallo chiaro lucido, e quindi si possono utilizzare per ricavare talee.
I risultati migliori si ottengono ponendo le talee in acqua: basta una bottiglietta di vetro trasparente per ogni talea, piena d'acqua, in cui infilare il pezzetto di ramo (lungo almeno 20 cm). Posizionate la bottiglietta in un luogo luminoso ma non raggiunto dai raggi solari, e caldo. Ogni settimana controllate il livello dell'acqua e rabboccatelo (non cambiatela mai, pena lo shock termico per la talea).
Entro un paio di settimane la talea emetterà le radicine, color bianco trasparente. Attendete che le radici si moltiplichino e prendano un color crema. Questo è il momento giusto per invasare la nuova piantina.
Procedete come di norma, scegliendo un vasetto di piccole dimensioni (8-10 cm di diametro), ponendo sul fondo uno strato di drenaggio, quindi uno strato di terra e poi appoggiandovi le radici della talea, coprendole delicatamente con buona terra per piante d'appartamento. Annaffiate con l'acqua della bottiglietta, lasciando scorrere l'eccesso dai fori di drenaggio.
In alternativa, la talea si può mettere a radicare in terra, ma è un metodo meno socuro per le due specie descritte.
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