Bianca oppure in una decina di gradazioni di rosa, da rosa bebè a fucsia carico: questa è la disponibilità cromatica della spirea, di cui esistono numerose specie e varietà una più bella dell’altra.
Delle spiree esistono una ventina di specie e una sessantina di varietà reperibili in Italia nei vivai specializzati in arbusti da fiore. Così tante perché il genere Spiraea comprende piante “del Terzo millennio”, cioè adatte – più di noi uomini – a tollerare il cambiamento climatico e gli accidenti a esso connessi. Per esempio, trascorso un anno dall’impianto in giardino, durante il quale vanno annaffiate bene e regolarmente, è probabile che nelle prossime terribili estati asciutte si accontentino di un secchio d’acqua ogni 15-20 giorni. E poi rimangono fogliose anche con 40 °C fissi, e sopravvivono elegantemente (a rami nudi) fino a –15 °C e sotto la neve. Non sono preda di malattie fungine né parassiti animali, quindi non servono trattamenti. Resistono alle potature (in gennaio-febbraio), sebbene la regola sia “diamo lo spazio giusto in modo da non dover potare”. E poi fioriscono!
Perché mettere una spirea
Vale la pena di inserire questo robusto arbusto in giardino: se lo spazio è poco, ne bastano 1-2 esemplari, se invece è maggiore, possiamo pensare anche a una siepe di spiree, oppure a una macchia di colore accostandone diverse varietà, o a tanti punti focali dislocati laddove sostiamo abitualmente. È adattissimo ai giardini di città, perché resiste benissimo all’inquinamento, ma anche al caldo (fino a 40 °C), al gelo (fino a –15 °C) e alla neve (è caducifoglio), e al vento impetuoso purché non salmastro.
Per i fiori e per le foglie
Alta e larga 1,50 m, la spirea ha crescita medio-rapida e foglie verde smeraldo che fanno da sfondo ai fiori piccoli ma numerosissimi, fra aprile e luglio. Le spiree fioriscono in bianco o in rosa più o meno carico: attaccano alla fine di marzo e possono andare avanti, secondo il clima, l’andamento meteo e la varietà, fino all’inizio di giugno. Possono produrre corimbi (cioè simil “ombrelle”) eretti oppure pannocchie sia erette sia pendule (in questo caso sembrano fuochi d’artificio quando cadono giù o stelle filanti). In genere producono talmente tante infiorescenze da coprire completamente il fogliame, così si ammira un cespuglio interamente colorato per circa un mese di fila. Fra le più belle, la celeberrima Spiraea bumalda ‘Anthony Waterer’ dai corimbi rosa carico, l’altrettanto nota S. x vanhouttei dai corimbi nivei, S. x cinerea ‘Grefsheim’ e S. arguta dalle pannocchie pendule candide, e S. x billardii ‘Triumphans’ con pannocchie erette rosa intenso.
Senza dimenticare il fogliame: alcune varietà sono tinte di rosso o di giallo a ulteriore contrasto con la fioritura e a restare motivo d’interesse anche nei restanti mesi. Per esempio alcune varietà di S. japonica hanno fusti e foglie arrossati, soprattutto in primavera e in autunno, oppure germogli rossi su fogliame verde; invece le cultivar che contengono il nome ‘Gold’ sfoggiano un fogliame giallo oro per tutta la bella stagione.
Spirea in giardino e terrazzo
Si adatta a tutti i terreni, pur preferendo quelli fertili e ben drenati: sul fondo della buca servono 5 cm di ghiaia. Desidera il sole pieno, ma può vivere anche a mezz’ombra, dove però fiorirà meno. Va annaffiata in abbondanza nel primo anno dall’impianto, e in seguito durante la primavera-estate se non piove: il terreno non deve mai inaridirsi completamente, quindi sono necessari 10-15 l d’acqua a settimana. per aumentare l’umidità, apportiamo una pacciamatura di materiale organico (paglia, foglie secche, sfalcio d’erba, corteccia ecc.), da rinnovare in aprile e in ottobre. Per una bella fioritura basta concimarla 4 volte l’anno, in marzo, maggio, settembre, novembre, con un concime granulare a lenta cessione per arbusti da giardino. Non ha nemici particolari.
Si può anche coltivare sul terrazzo, in una grande vasca (80 x 50 x 50 h cm per una pianta), con un buon drenaggio (5 cm di argilla espansa) e una miscela di metà terriccio per giardino e metà per piante da fiore. Va annaffiata tutto l’anno quando il terriccio si è asciugato. Per la concimazione vale quanto detto per il giardino.