Il serpente nelle diverse culture assume numerosi significati simbolici, il più frequente dei quali è l'essere simbolo di trasformazione e rinascita
Il serpente è in assoluto l'animale con la simbologia più ricca, antica e complessa presente nella storia ed è spesso associato a sentimenti e concetti nobili. Nella maggior parte delle culture il serpente ha un grande significato religioso e spirituale, mentre in altre è associato ad archetipi come la conoscenza, la cura della salute e la forza fisica. In molte culture sono nate leggende che vedono il serpente come figura sovrumana che porta consiglio o prevede il destino degli umani.
Il serpente nell'antico Egitto
Il termine egiziano per dire serpente era "irtyu": nell'antico Egitto questo animale era venerato e a lui veniva attribuita una forza di protezione, guarigione e rinascita. Il cobra veniva utilizzato nel simbolismo per identificare il potere regale ed era inciso anche sugli elmi e sui bastoni dei faraoni: il cobra arrotolato attorno al bastone del faraone simboleggiava la sovranità del re, era usanza portare davanti al passaggio del faraone i cobra dorati in segno di rispetto.
Nell'antico Egitto il cobra era anche associato alla dea della protezione e della giustizia Wadjet che veniva rappresentata con una testa di cobra e spesso invocata per proteggere l'Egitto da qualsiasi male.
La divinità Neith, dea della guerra, veniva raffigurata con un copricapo a forma di testa di cobra ed era chiamata "la signora dei cobra".
Nelle altre culture
Gli egizi associavano i serpenti all'immortalità ed erano considerati simbolo di rinascita: credevano che, prima di reincarnarsi, il defunto vivesse una vita da serpente; i sacerdoti li utilizzavano nei riti di immortalità accompagnando l'anima del defunto nella sua trasformazione.
Nelle culture orientali, come quella cinese, il serpente viene associato al rinnovamento, cambiamento, trasformazione, rigenerazione.
Nell'antica Grecia era simbolo di immortalità: i Greci avevano la convinzione che attraverso le mute il serpente avesse il potere di rinnovarsi.
Sono state ritrovate tantissime statue di divinità con teste di serpente anche nel periodo romanico a testimoniare quanto questo animale sia stato venerato ed importante anche in questo periodo storico.
Il serpente in Occidente
Nella cultura occidentale il serpente viene visto in maniera differente. Nella Bibbia appare come tentatore nel giardino dell'Eden, come colui che porta all'umanità informazione ma anche confusione morale e spirituale: in questo caso il serpente viene visto come concetto di saggezza che sfida Dio e che porta conseguenze devastanti per gli uomini, quali la caduta dell'Eden.
Gli indiani d'America considerano i serpenti come i custodi degli spiriti guardiani che proteggono le persone dagli spiriti maligni.
In generale il serpente simboleggia il legame alle energie della profondità terrestre, vive nel sottosuolo e nell'acqua, rappresenta il forte legame con la vita che emerge dalla profondità del mare e della terra vivendone in armonia e per questo viene considerato il simbolo della conoscenza poiché dall'oscurità riemerge verso la luce, e nel suo cambiare pelle muta e si lega al concetto di trasformazione interiore, al risveglio spirituale e al ciclo della morte e della rinascita.