Molti tipi di piante annuali e perenni possono essere ottenute facilmente da seme, con almeno due vantaggi importanti. Il primo è ovviamente il costo molto contenuto: una bustina di semi può costare da meno di un euro a qualche euro, non di più, ma dà vita a una grande quantità di piantine, il cui costo procapite diventa quindi modestissimo.
L’altro vantaggio è quello di scegliere specie e varietà particolari, spesso non reperibili sui banchi dei garden center: dall’astro giallo al fiordaliso bianco, dal convolvolo multicolore alla facelia, preziosa per attirare api e farfalle. Ci sarà anche chi prediligerà scelte curiose come il caffè, dal cui seme si ottiene una pianta dal bellissimo fogliame, o come il cotone, le arachidi, gli alchechengi, tutti disponibili anche come semente.
Per ottenere un buon risultato si può iniziare a fine febbraio-inizio marzo, avendo a disposizione un locale adatto, caldo e luminoso, senza sbalzi termici né correnti d’aria. Se queste condizioni non ci sono, è necessario munirsi di una serra oppure pazientare fino ad aprile, quando molte specie rustiche possono essere seminate anche all’aperto, direttamente nelle aiuole in cui dovranno crescere.
Semina: come si fa
Ecco i cinque cardini da tenere a mente quando ci si accinge a effettuare le semine:
1. Vasetti e vaschette: si possono usare sia i contenitori in terracotta sia quelli in plastica con fori sul fondo, oppure le vaschette alveolari. Le vaschette sono suggerite per i semi molto piccoli che richiedono un lavoro di cernita, quando nascono i germogli, per conservare solo i più robusti, da trapiantare successivamente.
2. Substrato: il terriccio ideale è composto da parti uguali di comune terriccio fertile setacciato, torba ben sbriciolata e sabbia di fiume o altro materiale inerte (ad esempio la pomice), perché sia leggero e aerato.
3. Serra riscaldata: non è indispensabile ma certamente favorisce la germinazione. In alternativa si possono collocare i contenitori seminati in un luogo protetto, molto luminoso, senza sole diretto (ad esempio il davanzale di una finestra esposta a est e velata da una tenda chiara). Vasi e vaschette possono essere protetti da un coperchio o da un sacchetto trasparente, da sollevare due-tre volte al giorno per garantire aerazione, evitando però che durante questa operazione i germogli siano esposti a colpi d’aria fredda.
4. Irrigazione: un innaffiatoio a beccuccio fine è ideale per i vasetti, ma nelle fasi iniziali è sufficiente il comune spruzzatore, con getto nebulizzato. Se possibile, impiegare acqua piovana pulita e non fredda.
5. Luce artificiale: utile per accelerare la germinazione e le prime fasi di sviluppo. L’ideale è l’impiego di una lampada per piante con fusto snodabile per dirigere correttamente il fascio luminoso.