Le trovate in vendita per tutto l’anno, sia nei garden center, sia nei supermercati: le rose mignon, a fiore piccolo, in vaso del diametro da 6 a 18 cm per un’altezza della pianta di 15-30 cm, sono diventate un “classico”, particolarmente gettonato in inverno quando, sotto Natale, vengono addirittura glitterate di oro o d’argento. Ci si fa tentare perché sono deliziose, e poi vuoi mettere avere una rosa in vaso fuori stagione, magari anche su un davanzale o perfino in casa? E così la piantina arriva nelle vostre case, magari regalata da un ospite gentile. Ma poi come si tiene questa miniatura?
Dove vengono prodotte
Queste “roselline”, come vengono chiamate dai floricoltori, in Italia si producono nel vaso da 18 cm importando piante a radice nuda da vivai specializzati in Spagna e Grecia, e facendole crescere fra metà marzo e metà maggio per festività primaverili (festa del papà, Pasqua, festa della mamma).
Invece le “roselline” in vasi più piccoli sono quasi tutte importate dall’Olanda, con qualche vivaista nostrano in Campania, Puglia e Lazio.
Non ci sono preferenze di mercato riguardo ai colori: oltre al rosso, vanno bene anche gli altri, bianco, giallo, arancione e rosa.
Rose mignon acquistate in primavera-estate
Distinguiamo gli acquisti: un conto è comprarla o riceverla fra aprile e ottobre, e un altro fra novembre e marzo.
Partiamo dalle rose mignon in stagione, ossia fra la primavera avanzata e l’inizio dell’autunno. E distinguiamo nuovamente: in aprile, oppure da maggio a settembre, oppure in ottobre. Le rose mignon acquistate in aprile vanno tenute in esterni se la temperatura è superiore a 12 °C, ma ritirate in una stanza fresca (senza riscaldamento) se il termometro scende: vengono da una serra non riscaldata e non possono stare a basse temperature, ma neppure in casa al caldo dove i boccioli appassirebbero subito senza aprirsi. Inoltre vanno subito rinvasate in un contenitore di almeno due misure in più, eventualmente dividendo gli esemplari (spesso nei vasetti più grandi si trovano 3-4 piantine): in questo caso ogni soggetto può andare in un vasetto della stessa dimensione di quello d’acquisto. Annaffiate con regolarità ogni volta che il terriccio si asciuga. Concimate con un prodotto liquido per piante da fiore a partire da 20 giorni dopo il rinvaso, e ogni 15 giorni fino a metà settembre. Tagliate i fiori sfioriti.
Se invece le acquistate fra maggio e settembre, quasi ovunque (fa eccezione la zona Alpi e Alto Appennino dove vigono le indicazioni per il mese di aprile) le rose mignon devono stare stabilmente in esterni.
Se infine le acquistate in ottobre, valgono le indicazioni di maggio-settembre, ma senza rinvaso né concimazione, che saranno effettuati da marzo dell’anno successivo.
Queste rose mignon devono poi trascorrere l’inverno in esterni, senza protezioni, con la cura di annaffiarle ogni 15-20 giorni se non piove.
Rose mignon acquistate in autunno-inverno
Le rose mignon acquistate o ricevute fra novembre e marzo vanno invece trattate diversamente da quanto appena indicato.
Si tratta di piantine allevate in serra riscaldata, quindi non possono stare all’aperto (salvo che in zone miti, con temperatura superiore a 13-15 °C), ma in realtà soffrono nelle case riscaldate a 20 °C. L’ideale sarebbe un pianerottolo, una veranda, una stanza non riscaldata con temperatura compresa fra 15 e 18 °C e molto luminosa. Se la mettete a 20 o più gradi, in pochi giorni le foglie si seccheranno, unitamente a fiori e bocci. Sicuramente non deve stare vicino a fonti di calore. Ancora di più se l’esemplare è glitterato (i glitter abbondanti influiscono sulla traspirazione). Se proprio non avete altro posto se non in una casa calda, vaporizzate il fogliame ogni mattina.
Annaffiatela nel sottovaso quando il terriccio si secca. Non concimatela né rinvasatela: farete entrambe le operazioni da marzo. Tagliate i fiori sfioriti.
Attenzione: nonostante le cure corrette, non è facile far sopravvivere questi esemplari forzati fuori stagione.