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I ravanelli sono veramente facili da coltivare.
I ravanelli o rapanelli sono talmente facili da coltivare che ci riesce anche un bambino. Danno soddisfazione, ma bisogna seguire qualche piccola regola

Il ravanello è una pianta coltivata da tempi molto antichi, in Cina ma anche in area mediterranea. A testimonianza di ciò potrà sembrare strano riconoscere in uno dei dipinti della piramide di Cheope proprio un ravanello...

Il ravanello è apprezzato da molti per le numerose proprietà, da quella diuretica a quella digestiva e antiscorbutica, ma anche per il sapore inconfondibile. Ma il ravanello presenta nella sua composizione anche una discreta quantità di fosforo, ferro, vitamina C e vitamina B.

Com'è fatto il ravanello

Il ravanello (Raphanus sativus), della famiglia delle Crucifere, si presenta come una pianta erbacea biennale (la fioritura avviene nel secondo anno), ma la varietà più comunemente coltivata è a ciclo annuale e produce un solo raccolto all’anno; esistono anche varietà perenni che rientrano però nella categoria di piante infestanti.

La parte edule della pianta è l’ipocotile ingrossato, impropriamente indicato come la radice, ma in realtà rappresenta la parte compresa tra la rosetta delle foglie e la radice vera e propria (filamento che si prolunga all’apice) e accumula diverse quantità di sostanze nutritive che verranno successivamente utilizzate durante lo sviluppo del fiore e del frutto (se non viene raccolto prima come ortaggio); la polpa interna risulta essere bianca, rosata in alcune cultivar.

Il tipico sapore pungente del ravanello è dato dal rafanolo, un olio contenuto sia nel rivestimento esterno dell’ipocotile, sia nel seme.

Le varietà di ravanelli

Esistono numerose varietà, la loro suddivisione è data da: durata del ciclo (precoce 30 giorni, tardivo 90 giorni), forma dell’ipocotile (tondo, ovale o cilindrico), forma della radice (corta, lunga o affusolata), pigmentazione (rossa, bianca o rossa con punta bianca).

In genere le cultivar con ipocotile tondo e affusolato si sviluppano precocemente e hanno la polpa più tenera, invece le cultivar a forma cilindrica hanno un ciclo più lungo. Si distinguono:

- varietà a ciclo breve, caratterizzate da un ipocotile piccolo e arrotondato, che possono essere raccolte già 3-4 settimane dopo la semina e possono essere seminate indicativamente tutto l’anno, fatta eccezione per i momenti di freddo intenso e gelate.

- varietà estive-autunnali, con un ciclo di coltivazione di circa 6 mesi, caratterizzate da ipocotile allungato di grandezza media

- varietà invernali, con un ciclo di coltivazione di circa 3 mesi, caratterizzate da ipocotile molto grande.

Come coltivare i ravanelli

  • Vuole un clima temperato-fresco, ma si adatta bene a diverse condizioni climatiche. Un maggior numero di ore di luce durante la giornata favorisce la formazione dell’ipocotile. Invece la prolungata esposizione a temperature maggiori di 24 °C tende a mandare la pianta in prefioritura, causando lo svuotamento della parte edule che si presenta coriacea, con polpa asciutta ed eccessivamente piccante. È abbastanza tollerante alle gelate (zero vegetativo: 5 °C).
  • I migliori risultati si ottengono su terreni soleggiati, calcarei, sciolti (sabbiosi), ben drenati e ricchi di sostanza organica. Nei terreni argillosi l’ipocotile si deforma, mentre in quelli sabbiosi diventa spugnoso, piccante e tende a spaccarsi a causa della rapida disidratazione.
  • Una minima lavorazione del terreno è utile per migliorarne le condizioni strutturali e di drenaggio vista la sensibilità della specie al ristagno idrico che può favorire l’insorgere di infezioni fitopatologiche sul colletto e sull’ipocotile. Nei piccoli orti familiari si può ricorrere alla semplice zappettatura manuale o meccanica con l’utilizzo di una motozappa per lo sminuzzamento e il rimescolamento degli strati superficiali apportando eventualmente sostanza organica e/o fertilizzanti. In appezzamenti più grandi si esegue l’aratura o la fresatura.
  • La semina dovrà essere effettuata a dimora, su file lasciando una distanza di circa 5 cm fra un seme e l’altro, 10-15 cm nel caso di varietà a ciclo lungo, a una profondità di non oltre 2 cm. Si effettua il successivo diradamento, ovvero l’eliminazione delle piantine più piccole laddove risultano essere fitte, quando queste hanno emesso la II-III fogliaPer avere raccolte scalari in un orto familiare, le semine si ripetono a intervalli di 15-20 giorni, essendo il ravanello un ortaggio che ormai si coltiva durante tutto l’anno.
  • Durante il ciclo colturale esige di una discreta quantità di acqua. Gli sbalzi idrici durante il ciclo e gli eccessivi apporti in prossimità della maturazione possono provocare spaccature dell’ipocotile, mentre apporti insufficienti ne determinano la lignificazione.
  • Si consiglia di procedere costantemente con la sarchiatura, manuale o meccanica in base alla grandezza del campo, per combattere le piante infestanti.
  • Il ciclo dura da un minimo di 3 settimane nel periodo estivo a un massimo di 2-3 mesi nel periodo invernale ed è influenzato dal tipo di cultivar (a ciclo precoce o tardivo).
  • La raccolta, che si effettua dopo 20 giorni per le varietà precoci e dopo 50-60 giorni per le varietà tardive, consiste nell’estirpazione manuale dell’intera pianta dalla radice; se si tarda con la raccolta i ravanelli assumono una consistenza legnosa e la cavità interna tende a svuotarsi; invece il prodotto raccolto a maturità giusta risulta avere una polpa croccante e un sapore piccante.

Avvicendamenti e consociazioni

Sono da evitare le successioni con: altre Brassicacee, Cucurbitacee, Ombrellifere, Solanacee e Leguminose.

Si associa bene soprattutto con lattuga, spinaci e cavoli, ma anche con barbabietole, carote, cetrioli, fagiolini nani, fagioli rampicanti, fragole, piselli, pomodori, prezzemolo.

Non si riscontrano consociazioni negativePare che la consociazione con lattuga e crescione (o nasturzio) migliori il gusto del ravanello e ne diminuisca la piccantezza, mentre la vicinanza con il cerfoglio la accentui.

Proprietà nutrizionali dei ravanelli

In cucina l’ipocotile è prevalentemente utilizzata cruda per la preparazione di: insalate, antipasti e pinzimoni, oppure cotta aggiunta a minestre e zuppe di verdure. Anche le giovani foglie crude sono ottime da consumare nelle insalate o con altre verdure.

L’olio che si ottiene dalla spremitura dei semi viene utilizzato soprattutto nella cucina orientale per il suo sapore forte e piccante.

A livello nutritivo contiene un elevato quantitativo in potassio, vitamina A e vitamina C; quest’ultima conferisce proprietà antiscorbutiche, diuretiche ed espettoranti (eliminazione di muco dalla trachea e dai bronchi).

 

Per approfondire

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28257 - Ultima modifica: 2019-07-19T17:56:31+02:00 da Elena Tibiletti
Ravanelli, i più facili da coltivare - Ultima modifica: 2019-07-25T07:58:32+02:00 da Redazione Passione In Verde