C’è una rampicante tropicale che nelle zone più miti del nostro Paese ha un’ottima resa: in questo periodo è ancora in fiore e regala lo spettacolo del “cambio-colore” nell’arco dei giorni.
I fiori infatti nascono candidi, poi divengono rosa e infine terminano la vita in un color sangue, il tutto nell’arco di una settimana circa, e a partire dalla fine di giugno sino alla fine di settembre e oltre.
Questa meraviglia si chiama quisqualis (Quisqualis indica), appartenente alla famiglia delle Combretacee.
Le sue liane possono raggiungere anche i 9 m di lunghezza: ponetela a dimora in un punto soleggiato d’inverno e parzialmente ombreggiato (soprattutto al piede) d’estate, eventualmente riparato da venti freddi, ma soprattutto a ridosso di sostegni sui quali si possa arrampicare liberamente: un muro, una colonna, un albero, una recinzione, un berceau o una pergola...
Le foglie sono ovali e lanceolate, di colore verde intenso e resistono per tutto l’inverno nelle zone miti. I fiori hanno da cinque petali.
Predilige terreni non eccessivamente drenati: il substrato ideale dovrebbe essere costituito da torba, sostanza organica, terriccio, pomice e sabbia.
Va annaffiata con regolarità, ma senza eccessi, per tutta la sua vita. Si concima con un prodotto granulare a lenta cessione in marzo e in settembre.
Si può riprodurre per seme o per talea, prelevando in aprile un rametto dell’anno precedente e ponendolo in torba e sabbia all’ombra.
Si può coltivare anche in vaso, grande, dove rimane meno ingombrante: è la soluzione ideale per le zone a clima freddo.