Scegliere in modo corretto gli alberi da frutto, optando per due-tre piante diverse e tutte autofertili, è fondamentale per avere la certezza di un raccolto anche se nelle vicinanze non ci sono altri alberi da frutto. Ecco quali sono le regole da seguire:
• Valutate bene lo spazio disponibile. Alcune piante, per esempio il durone, diventano molto grandi nel tempo; lo stesso accade all’albicocco, che tende ad allargare i rami, e a certe varietà di melo. Il pesco in genere rimane entro dimensioni più contenute.
• Se in piena estate siete soliti assentarvi per le ferie estive, è meglio scegliere alberi da frutto a maturazione tardo-estiva o autunnale, per esempio meli e peri o alcune tipologie di fico e di prugne; susini e albicocchi che maturano in luglio potrebbero offrire il meglio proprio quando siete assenti…
• Prendete in considerazione i frutti antichi locali, anche per avere una diversità rispetto ai frutti che trovate al supermercato. Inoltre, spesso si tratta di piante particolarmente adatte al clima, o che presentano un raccolto di elevata conservabilità (alcune mele antiche resistono in cantina per tutto l’inverno!)
• Se avete poco tempo o poca esperienza non dimenticate piante come il fico, il kaki, il nespolo giapponese, il giuggiolo, il melograno da frutto, l’olivo da tavola, il cotogno… Sono molto generosi a fronte di cure davvero minime, praticamente zero una volta che hanno attecchito bene.
• Rispettate sempre le esigenze di spazio di ogni singolo esemplare, e prendete in considerazione la possibilità di coltivare a spalliera su filare: è il modo migliore per ottenere un raccolto quando il giardino è piccolo, a condizione che il filare posa godere di pieno sole.