La primula comune (Primula vulgaris, sin. P. acaulis) e i suoi coloratissimi ibridi (polyantha) sono tra i primi fiori a comparire in primavera. La primula è un'erbacea perenne, generalmente trattata come annuale, originaria dei boschi e delle rive dei fiumi dell'Europa e dell'Asia.
Da gennaio ad aprile la primula colora vasi, ciotole e cassette da balcone con i suoi fiori, gialli nella specie comune, ma variopinti nei numerosi ibridi: bianchi, gialli, arancio, rosa, rossi, blu, viola, anche bicolore, orlati o screziati. Possono essere semplici, semidoppi o doppi, durano a lungo ed emergono da una rosetta di foglie ovali, verde brillante, ruvide e con nervature evidenti, lunghe 12 cm.
Come coltivare la primula
La primula è una piantina di facilissima coltivazione e con poche esigenze. Prospera all’aperto tutto l’anno in tutta Italia, in pieno sole durante la fioritura, per poi spostarla in ombra nei mesi estivi: sopporta bene il freddo intenso, ma non tollera il caldo del sole diretto. Preferisce un terreno fertile, profondo, umido ma molto ben drenato, perché teme i ristagni idrici. Le innaffiature devono essere generose: medio-abbondanti, soprattutto in vaso.
Primula: problemi e soluzioni di difesa
• Macchie scure, come ammuffite, su foglie e fiori? Botrite (muffa grigia). Eliminate le parti colpite e somministrate un anticrittogamico. Moderate le innaffiature.
• Le foglie presentano macchie giallo-marrone, si accartocciano e cadono? Ragnetto rosso. Aumentate l'umidità in quanto l'acaro prolifera in ambienti caldi e secchi. Se l'infestazione è grave, somministrate un acaricida.
• Le foglie ingialliscono? Aria troppo calda e secca. Disponete la pianta su ghiaia inumidita.
• La fioritura è breve? Caldo eccessivo: spostate la pianta in un luogo più fresco.
• Piccoli insetti verdi su boccioli e germogli? Afidi: trattate con un aficida biologico.