Sfoggiare un bel prato è il desiderio di tutti gli amanti della natura, ma, quando si ha la fortuna di possederne uno, è indispensabile non abbandonarlo alle intemperie e curarlo al meglio. Non è necessario avere un eccezionale pollice verde per ottenere un prato verde e compatto, senza chiazze rade o ingiallimenti, privo delle infestanti a foglia larga. Per un buon risultato, in questo articolo vi svelo come fare!
Anzitutto, eseguite una serie di controlli preventivi a inizio aprile, mettete in atto strategie e piccoli trucchi per ridurre l’impatto sul prato degli arredi/giochi e (se presente) verificate l’impianto automatico di irrigazione: questi sono alcuni tra gli accorgimenti per ottenere il prato più bello della città!
Quando e quanto tagliare
Le stagioni di maggior crescita del manto erboso sono la primavera e l’autunno, durante il quale il prato va incontro a un particolare stress. Il concetto base da rispettare nell’effettuare la tosatura dell’erba è di tagliare con una frequenza tale da non dover asportare ogni volta più di 1/3 della lunghezza. È allora necessario tagliare il prato almeno 1 volta a settimana: il taglio frequente favorisce infatti il suo infoltimento e ostacola lo sviluppo delle erbe infestanti e a “foglia larga”. Inoltre sarebbe bene rimuovere, di volta in volta, solo una piccola quantità di massa fogliare, per garantire alle radici e al cotico una protezione adeguata nei confronti del caldo estivo o del freddo invernale.
Come accennato, il passaggio con il rasaerba andrebbe effettuato il più frequentemente possibile, al massimo ogni 10 giorni, per favorire l’emissione dei germogli laterali e quindi una fitta crescita d’erba. Se ritardate troppo, rischiate di trovare la base del manto ingiallita a causa della mancanza di luce, che impedisce alla vostra distesa verde di svolgere un sano processo di fotosintesi clorofilliana. La giusta altezza di taglio di un tappeto erboso di utilizzo normale va dai 3,5 ai 5 cm, tenendo conto delle diverse condizioni climatiche e di temperatura con una frequenza che varia da 5-6 sino ai 10-12 volte l’anno. In estate, mi raccomando, non tagliatelo troppo corto, altrimenti causerete la disidratazione dei fili d’erba per evaporazione… Un consiglio? Tosate sempre il prato quando è ben asciutto!
Danni da calpestamento sul prato
Da maggio-giugno in poi il calpestio dell’erba diventa quotidiano e il prato viene sottoposto a un’usura costante che a lungo andare lo danneggia. La soluzione è evitare di camminare facendo carico sempre nelle stesse zone.
Gli arredi poi, rappresentano un vero e proprio flagello, perché, nonostante la presenza di ruote sono per lo più trascinati sull’erba agendo alla base dei cespi, danneggiandoli. In più tavoli, sedie e sdraio tendono a diventare elementi permanenti, non rimossi tutte le sere ma fissi per l’intera stagione. In tal modo proiettano sul cotico un’ombra che favorisce l’indebolimento degli steli, e lo stesso dicasi per le piscine gonfiabili.
L’impianto d’irrigazione
Infine, se presente, è bene eseguire una semplice manutenzione di routine degli ugelli di irrigazione perché il calcare, presente in quantità rilevanti nell’acqua, tende a incrostarli riducendone l’efficienza e alterando lo schema di distribuzione.
Rimuovete le testine degli ugelli e i filtrini dei getti, lavateli con acqua corrente e, se incrostati, poneteli in una soluzione di acqua e aceto fino a quando basterà passare con le dita per staccare la patina di calcare.
Se seguirete i miei suggerimenti, il proverbiale detto “l’erba del vicino, è sempre più verde” vi strapperà solo un sorriso!
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