I bellissimi ibridi di petunia e surfinia dai diversi colori che, esuberanti e generosi, hanno allietato per tutta l’estate il balcone sono ormai giunti al termine della loro stagione di fioritura. Anziché buttarli, come ogni autunno, potete tentare di salvare le piante per l’anno prossimo, soprattutto se il colore dei fiori vi piace particolarmente o risulta piuttosto difficile da reperire.
La prima operazione consiste in un’energica potatura: accorciate i rami a un massimo di 20 cm di lunghezza. Non preoccupatevi se le piante risulteranno spoglie e bruttine: l’importante è che i fusti superstiti siano manifestamente vigorosi.
Poi smuovete il terriccio superficiale con l’aiuto di una paletta o di un bastoncino, con molta delicatezza per non ledere le radici, e interrate un poco di fertilizzante organico in granuli (4-5 perle). Ricoprite con il medesimo terriccio.
Riponete i vasi in un angolo del balcone, coprendoli con un telo di plastica o un velo di tessuto non tessuto. In alternativa, conservateli in un sottoscala protetto dai venti freddi o in una cantina luminosa. Durante l’inverno ispezionateli ogni due-tre settimane e, nelle giornate più tiepide, somministrate acqua con molta moderazione.
All’arrivo della primavera smuovete nuovamente il terriccio nella parte superficiale e questa volta concimate con una dose di concime minerale liquido a pronto effetto per piante da fiore. Riposizionate le fioriere al loro posto e riprendete regolarmente le somministrazioni d’acqua. In poco tempo apparirà la nuova vegetazione e presto spunteranno anche i fiori.
Un unico problema: con questo sistema si perderà qualche settimana di fioriture rispetto alle piante acquistate nei vivai già in fiore. Consolatevi però con la maggiore robustezza degli esemplari “rigenerati” che, già abituati sin dall’anno precedente alla vita all’aperto, risulteranno più resistenti alle intemperie primaverili.