La pesca piatta (pesca platicarpa e varietà affini) è una pianta particolarmente adatta al frutteto domestico per la sua resistenza e facilità di coltivazione. Non è affatto una novità, bensì una riscoperta dal passato.
Si tratta infatti di un gruppo di vecchie e ottime varietà a pasta bianca, curiose per la forma schiacciata. In questa descrizione, i siciliani riconosceranno la pesca Tabacchiera o Saturnina, coltivata nella zona dell’Etna e in altre zone dell’Italia meridionale, anche se ora sono diffuse anche in Romagna; in Europa la produzione è concentrata in Spagna, Paese che ha investito su questa varietà da vari decenni.
Ora la pesca piatta, nota anche con il suo nome cinese Pan Tao, fa il giro del mondo e ritorno: è stata infatti migliorata dagli ibridatori USA, e sono già diffuse in Europa pesche simili alla Tabacchiera, ma dalla polpa più soda, meno delicata e poco suscettibile agli attacchi parassitari.
Si tratta di una pesca buonissima e di facile coltivazione se la zona climatica è calda e asciutta in estate e soprattutto poco piovosa in primavera né soggetta a gelate tardive, per non perdere la fioritura e l’allegagione; non ama i climi molto afosi in estate che favoriscono le malattie, come la bolla, da tenere sotto controllo perché l’infezione ha uno sviluppo rapido.
La pesca piatta ha una polpa bianca e molto profumata, il nocciolo si stacca facilmente. Ideale per il consumo fresco, si presta anche a ottime marmellate se raccolta ancora non troppo matura, altrimenti emette troppo liquido zuccherino, rendendo difficile l'ottenimento di una confettura correttamente soda.