Alcune zone del giardino intensamente sollecitate, come accessi carrai e parcheggi, solitamente asfaltate o pavimentate, possono diventare più piacevoli con una copertura erbosa: è dunque possibile parcheggiare la macchina sul prato!
Per avere successo e durata nel tempo non è sufficiente realizzare un normale prato, ma è necessario ricorrere a speciali accorgimenti e adottare tecniche costruttive particolari che consentano di aumentare la robustezza dello strato su cui poggia il manto erboso. La resistenza al calpestio e la ripresa veloce delle piantine sottoposte a pressione sono, infatti, caratteristiche indispensabili per questo tipo di realizzazioni.
Preparare il terreno
Innanzitutto occorre un’accurata preparazione del letto di semina con apporto generoso di concime, sostanze organiche, sabbia e torba che aumentano la sofficità e la permeabilità, contribuendo a evitare un eccessivo compattamento.
Un’attenzione particolare va rivolta al drenaggio che deve consentire un rapido smaltimento dell’acqua per impedire la formazione di ristagni idrici dannosi. A tale scopo può essere necessario creare sotto lo strato portante uno strato di ghiaino oppure installare un sistema sotterraneo con appositi tubi drenanti.
È indispensabile realizzare un impianto automatico di irrigazione che garantisca un regolare rifornimento idrico.
Per la semina occorre preferire miscugli contenenti specie resistenti al calpestio e alla siccità che posseggano una buona capacità di recupero dopo le sollecitazioni.
Le strutture per poter parcheggiare
In commercio esistono poi diversi tipi di speciali strutture che rendono il terreno più solido; di conseguenza il prato sopporta un calpestio più intenso del normale e anche un moderato transito di autoveicoli.
Una di queste è costituita da moduli in materiale plastico composti di alveoli forati che vengono poggiati sul substrato fertile e riempiti con terra e sabbia; successivamente si procede con il livellamento e la semina come per una normale realizzazione di tappeto erboso. Questa struttura, resistente all’usura e agli sbalzi termici, sopporta un carico massimo di 100 t/mq. È completamente invisibile dopo la crescita dell’erba anche grazie al colore verde dei vari modelli prodotti. I fori degli alveoli consentono una libera espansione delle radici e non ostacolano il passaggio di acqua e sostanze nutritive. Tale sistema ha dato anche buoni risultati nel consolidamento di scarpate o banchine stradali (purché non vi transitino persone o mezzi in quanto risulterebbe sdrucciolevole), nelle aree dei campi da golf dove transitano i carrelli, e anche nei giardini dove scorrazzano cani un po’ troppo vivaci.
Un’altra soluzione può essere la realizzazione di una pavimentazione con masselli forati autobloccanti di calcestruzzo, all’interno dei quali si semina il prato, dopo aver riempito i fori di terra. Superficialmente si vede solo la parte superiore dei blocchetti e, naturalmente, i ciuffi d’erba. In alternativa alle soluzioni precedenti è possibile aumentare la robustezza e la stabilità del suolo collocando nei primi 12-15 cm una specie di rete plastificata mescolata a sabbia e torba. Ha anche il pregio di migliorare il drenaggio e ridurre la compattazione.
La manutenzione
Gli interventi di manutenzione di queste aree si effettuano come se si trattasse di un normale prato, seguendo però con molta regolarità il programma annuale.
In particolare per la concimazione, a causa della maggiore permeabilità del suolo, sono da preferire i prodotti a lenta cessione piuttosto che quelli a pronto effetto.
La tosatura dovrà essere effettuata settimanalmente durante la stagione di crescita, mantenendo un’altezza di taglio di circa 3-4 cm (l’erba troppo alta avrebbe difficoltà a risollevarsi dopo il transito dei veicoli).
Riguardo all’irrigazione, deve essere effettuata con il parcheggio privo di veicoli; quindi se l’area è sfruttata di giorno, per poter irrigare nelle ore notturne è indispensabile installare un impianto automatico.