Riapre ogni anno all'inizio di giugno Paradisia, il giardino alpino fondato nell’estate del 1955 in una piccola frazione di Cogne. Nei suoi 10.000 metri quadrati di conche e avvallamenti incorniciati dal massiccio del Gran Paradiso, ospita più di 1.000 specie di piante e fiori di Alpi e Appennini, numerosi esemplari di piante officinali, esempi della flora di altri gruppi montuosi di tutto il mondo e di varie specie vegetali che vivono negli ambienti più diversi, come le zone umide, le morene, i detriti calcarei, ricostruiti qui affinché tutti potessero ammirarli.
Nell’angolo dei fiori più colorati di Paradisia si trova il Giardino delle Farfalle, un’area dove centinaia di lepidotteri si riuniscono per danzare leggeri nell’aria, attratti dalle particolari specie di fiori.
Paradisia, come visitarlo
Il periodo di maggior fioritura di Paradisia va da metà giugno a metà luglio a seconda dell'andamento stagionale. L'accoglienza turistica è svolta, in collaborazione con il Parco, dalla Fondation Grand Paradis con le Guide del Parco. Si effettuano visite guidate tutti i giorni a orari prestabiliti, ed è gradita la prenotazione per i gruppi. Sono previste anche altre attività, quali visite guidate tematiche, giochi naturalistici, secondo il calendario predisposto dalla Fondation in ogni stagione.
La visita può essere fatta anche autonomamente dal singolo visitatore perché viene fornito all'entrata un depliant con le principali caratteristiche del giardino. Ogni pianta è accompagnata da un cartellino che ne riporta il nome: i cartellini gialli indicano le piante presenti in Italia (Alpi e Appennini), quelli bianchi le piante esotiche (ovvero di altri gruppi montuosi di tutto il mondo), quelli rossi le piante officinali (se riportano il simbolo della morte sono velenose). Alcuni pannelli esplicativi illustrano i vari settori tematici presenti nel giardino.
Paradisia: le attività per i visitatori
Ogni estate il giardino botanico Paradisia organizza laboratori tematici come incontri con l’entomologo, workshop di acquerello, stage di fotografia e attività pratiche adatte anche ai più piccoli come i percorsi a piedi nudi (barefoot) e interessanti animazioni per osservare e conoscere la natura da un nuovo punto di vista.
Sull’altro versante del Parco, e più precisamente in Val Soana, si trova invece il Centro visitatori L’Uomo e i coltivi, inaugurato lo scorso anno. Qui i visitatori possono conoscere gli aspetti agricolo-paesaggistici che caratterizzano il territorio, le produzioni agricole tradizionali, le tecniche antiche e anche quelle contemporanee, imparando a decifrare il ruolo che l’uomo riveste nel processo di utilizzo dell’ambiente naturale.
Anche questo modernissimo Centro Visitatori, realizzato con materiali e pratiche a basso impatto ambientale, ospita per tutta l’estate incontri e laboratori per conoscere le erbe spontanee, i cereali antichi, la canapa e i loro utilizzi.