Propriamente non c'è una sola ortensia rampicante, bensì due, entrambe Hidrangeacee: Hydrangea petiolaris (sin. H. scandens) è adatta alla coltivazione in giardino oppure in vasca su terrazzi ampi, dove può ricoprire velocemente ampie superfici verticali (muri, gazebo, grigliati, colonne, ringhiere ecc.), mentre Schizophragma hydrangeoides ha dimensioni molto più contenute e può essere allevata anche sul balcone con un normale traliccio da vaso.
Origine: Cina e Giappone.
Descrizione botanica: H. petiolaris è una rampicante con tralci lunghi fino a 8 m muniti di radici aeree; ha foglie di forma ovata, con margini dentati e apice acuminato, pagina superiore verde scuro e inferiore tomentosa e chiara; in giugno produce corimbi appiattiti, larghi fino a 18-25 cm, composti da fiori bianco-crema. S. hydrangeoides raggiunge i 150 cm, ha anch’essa radici avventizie, foglie ovali cuoriformi, acuminate, spesse, con margine dentato, verde scuro con piccioli e nervature rosse; fiorisce in maggio-giugno producendo infiorescenza lacecap bianche più grandi rispetto alla precedente
Specie affini e varietà: H. petiolaris esiste in decine di varietà, mentreS. hydrangeoides ne ha qualcuna in meno.
Esposizione: ombra/sole in primavera e autunno, ombra/luce in estate, mezzo sole in pieno inverno.
Temperatura: da –20 a +35 °C, oltre i quali soffrono molto.
Precauzioni invernali/estive: vivono all’aperto in tutta Italia, senza bisogno di protezione (è bene pacciamare la base in montagna). Tollerano il vento.
Vaso: in plastica, di diametro di 50 cm per una H. petiolaris alta 50 cm, di 30 cm per una S. hydrangeoidesalta 50 cm; si rinvasa ogni anno in gioventù in una misura in più fino alle massime dimensioni, poi si gratta il terriccio superficiale.
Terra: terra da giardino, terriccio e torba in parti uguali, comunque priva di calcare e sempre molto ben drenata.
Acqua: medio-abbondante da aprile a settembre, scarsa in autunno e quasi nulla in inverno.
Concime: in marzo, giugno e settembre un prodotto granulare a lenta cessione per ortensie o arbusti da fiore.
Potatura: è bene lasciare le infiorescenze disseccate sulla pianta fino a febbraio, perché proteggono le gemme, quindi la potatura si effettuerà a fine febbraio-inizio marzo. Fioriscono sui getti dell’anno precedente, quindi non devono essere potate in maniera drastica, ma soltanto ripulite e accorciate sui rami che hanno già fiorito.
Moltiplicazione: per talea di germogli laterali in giugno-luglio.
Malattie e parassiti: se le foglie ingialliscono mantenendo solo la nervatura verde, si tratta di clorosi.
Note: H. petiolaris potrebbe richiedere una potatura drastica nel caso in cui tenda ad avvolgere tutto ciò che incontra sul cammino dei tralci.