Chiariamolo subito: l'Orologio di Flora non ha nulla a che fare con quelle terribili rappresentazioni di orologi da aiuola che infestavano negli anni 70 e 80 i giardini di alcune città italiane! Nel secolo scorso, infatti le amministrazioni comunali volevano ricordarci che il tempo passa, anche mentre ci rilassavamo in una minuscola oasi di verde circondata dal traffico. Ecco allora che nel centro dell'aiuola campeggiava un gigantesco quanto improbabile quadrante d'orologio, riempito a casaccio di fiori, e dotato di lancette di plastica che, meccanicamente, segnavano le ore: sintetizzava l'unione della tecnologia con la natura "imperfetta".
Ma la Natura è molto più perfetta di quanto noi immaginiamo, e soprattutto non ha bisogno di alcun movimento meccanico per evidenziare il trascorrere del tempo: il mondo vegetale non scandisce solo i cambi di stagione, sotto gli occhi di tutti, ma segna addirittura il succedersi delle ore!
I fiori si aprono a orari diversi
I fiori infatti non si aprono tutti in uno stesso momento della giornata, bensì in orari diversi: onore al merito per Carlo Linneo, il grande naturalista svedese del XVIII secolo che, durante i suoi lunghi e approfonditi studi di botanica, fece questa scoperta. Mentre stava svolgendo il monumentale lavoro di classificazione di tutte le specie animali e vegetali allora conosciute, secondo la nuovissima nomenclatura binomia (genere e specie), Linneo ebbe modo di osservare nei minimi dettagli i cicli biologici e i comportamenti di numerosissime piante: fu perciò quasi un gioco per l'eminente botanico identificare 24 piante i cui fiori sbocciano nelle 24 ore del giorno, così da realizzare un vero e proprio segnatempo, appunto l'Orologio di Flora.
In questo orologio "sui generis" non sono necessarie lancette, rubini o quarzo, ma solo la magica perfezione della natura. A ogni ora, del giorno e della notte, corrisponde una specie vegetale, che ha la caratteristica di aprire i propri fiori esattamente in quell'orario della giornata: così il mezzogiorno viene rallegrato dalle bellissime corolle fucsia o rosse del Fico degli Ottentotti, e la mezzanotte si illumina dei grossi fiori bianchi della Regina della notte.
La realizzazione dell'Orologio di Flora
Nei secoli passati l'Orologio di Flora riscosse un notevole successo presso la ricca nobiltà europea, i cui membri erano sempre in gara tra di loro per magnificienza e potenza: questo particolare "divertissement" valse la conquista di parecchi punti nella scala sociale (e di molti cuori femminili) da parte di svariati gentiluomini!
Realizzare nel giardino di casa un Orologio di Flora non è cosa semplicissima, ma è fattibile con qualche accorgimento. Condizioni essenziali sono: il clima, piuttosto mite (cioè senza grandi sbalzi di temperatura; per intenderci, il clima ideale è quello della Riviera ligure, della Toscana o dei grandi laghi del nordItalia), perché buona parte delle piante che compongono l'orologio temono il freddo; l'altitudine, che non deve superare i 600 m; la posizione, soleggiata; e infine l'estensione di terreno a disposizione (almeno 25 m2).
In alternativa, con un impatto scenografico decisamente meno coinvolgente, potete prevedere una serie di vasi, disposti a cerchio in giardino o allineati in rigoroso ordine orario lungo la ringhiera del balcone; se poi il clima non è clemente, potete piantare in vaso le specie più esigenti in fatto di temperatura (i cactus, la datura e il fico degli Ottentotti), così da tenerle all'aperto sul quadrante durante la bella stagione e da ripararle agevolmente in casa o in serra al sopraggiungere del freddo.
Sotto si riporta l'elenco delle specie, con il relativo orario d'apertura: buona parte di esse sono piante ornamentali, annuali o perenni, reperibili con una certa facilità presso i floricoltori e i vivai; alcune invece crescono spontanee in natura: potete quindi cercare nei prati e nei boschi i grespini, il convolvolo, la salsefrica, il trifoglio, la mordigallina, il latte di gallina, il geranio di S. Roberto.
La circonferenza esterna e i settori orari si possono delimitare con pietre, con le quali potrete anche disegnare i numeri delle ore: dedicherete la parte più interna del cerchio alle piante diurne (comunque visibili) e l'anello più esterno alle notturne; fate molta attenzione a cogliere l'unica notte in cui fioriscono le due Cactacee: nella stessa stagione non avrete una seconda occasione! Il momento di massimo splendore dell'Orologio di Flora è tra maggio e luglio, quando sbocciano i fiori di quasi tutte le specie, con l'eccezione della datura che fiorisce in agosto.
Oltre a essere una curiosità da sfoggiare con gli amici, al pari dei nobili del settecento, vi darà il modo di verificare tangibilmente la perfezione della natura: l'unico difetto sta nel fatto che in inverno... l'Orologio di Flora non funziona!
L'elenco delle piante per l'Orologio di Flora
Nome comune Nome scientifico Ora di apertura
- Grespino comune Sonchus oleraceus 7
- Mordigallina Anagallis arvensis 8
- Calendola Calendula officinalis 9
- Tigridia Tigridia pavonia 10
- Latte di gallina Ornithogalum umbellatum 11
- Fico degli Ottentotti Carpobrotus acinaciformis 12
- Garofano montano Dianthus barbatus 13
- Geranio di S. Roberto Geranium robertianum 14
- Porcellana grandiflora Portulaca grandiflora 15
- Alisso annuo Alyssum alyssoides 16
- Bella di notte Mirabilis jalapa 17
- Trifoglio Trifolium pratense 18
- Papavero a gambo nudo Papaver nudicaule 19
- Poligono convolvolo Fallopia convolvulus 20
- Datura Datura arborea 21
- Geranio notturno Pelargonium triste 22
- Cactus Echinopsis multiplex 23
- Regina della notte Selenicereus grandiflorus 0
- Grespino sfrangiato Sonchus tenerrimus 1
- Salsefrica Tragopogon porrifolius 2
- Convolvolo Convolvulus arvensis 3
- Emerocallide Hemerocallis fulva 4
- Campanella Ipomoea purpurea 5
- Scorzonera Scorzonera hispanica 6