Il pane vecchio non va dato agli animali selvatici, né domestici, perché non possiedono gli enzimi per digerirlo e ne possono morire
Il pane è l'alimento più diffuso al mondo, il più semplice ma al tempo stesso prezioso e il più ricco di significati: dal punto di vista antropologico c'è veramente tanto da raccontare sul pane, un cibo creato da acqua e farina lasciate a lievitare e poi cotto in forno. Semplice, ma la sua semplicità è così ricca di valori simbolici, memorie e tradizioni che il suo significato va ben oltre lo sfamare il corpo, il pane sfama anche lo spirito.
Il pane, un cibo sacro
Il cibo più antico del mondo prende sembianze a noi conosciute con gli Egizi, i primi a farlo secondo l'usanza mediterranea. Il pane per l'uomo rappresenta il riscatto dalla fame e la capacità di dominare la natura, tra simbolismo e magia, viene offerto e prodotto in abbondanza durante qualsiasi festività, da quelle pagane a quelle religiose. Nella simbologia contadina rappresenta i cicli stagionali, viene spezzato per condividerlo, è un cibo conviviale, povero ma allo stesso tempo sacro: in ogni parte del mondo la sua preparazione è accompagnata da gesti religiosi, da preghiere, formule e riti propiziatori di ringraziamento; le donne cristiane di una volta facevano la croce con il coltello sulla pasta a lievitare.
Il pane, grazie a secoli di simbologia, viene utilizzato in mille modi, ed è un peccato sprecarlo, è un sacrilegio buttarlo e per molti è un atto di amore donarlo agli animali. Così le persone da sempre buttano le briciole agli uccellini, portano il pane secco alle galline, oppure agli animali selvatici che si trovano nei parchi, cigni, oche, anatre, papere, tartarughe palustri e terrestri. Il pane viene dato ai maiali, ai cavalli, e al cane il pane secco, così gli pulisce i denti.
Mettere da parte il pane per gli animali come gesto d'amore, un cibo povero, poco costoso ma prezioso, che accompagna l'uomo dalla notte dei tempi, un cibo che universalmente sfama, si offre a chi ha fame, senza soffermarsi troppo sul fatto che gli animali non mangiano il pane, che i cibi lievitati fanno male a tutti gli animali.
Il pane agli animali fa male
Le persone da sempre danno il pane agli animali, senza curarsi dei danni che creano, di quanti animali purtroppo muoiano proprio a causa di quel pane che viene dato loro.
La tradizione che ci ha inculcato quanto sia prezioso questo alimento è più forte di mille notizie scientifiche, che spiegano che il pane secco non pulisce i denti del cane ma al contrario aumenta l'accumulo di placca sui denti, che la maggior parte degli uccellini sono insettivori e dare loro il pane significa condannarli a morte: il pane spinge gli uccellini a cercare e ingerire spropositate quantità d'acqua che porta il corpo ad un abbassamento di temperatura che li porta alla morte.
Oche, anatre e cigni nei parchi vengono letteralmente travolte dal pane, tutti i visitatori portano con sé una busta di pane secco che offrono agli animali selvatici, pensando di fare un bel gesto. Non si rendono conto che, offrendo loro il pane, non solo li condannano a morte, ma inquinano anche il loro habitat: il pane sbilancia completamente la loro dieta, il senso di sazietà che il pane fa percepire spinge gli uccelli acquatici a non nutrirsi di proteine, minerali e vitamine presenti nei cibi della loro dieta, così da portarli ad avere una serie di disturbi dovuti alla malnutrizione, come ad esempio la sindrome delle ali d'argento che porta gli uccelli acquatici a morte certa. Inoltre i resti del pane inquinano le acque aumentando le proliferazioni batteriche e la crescita di alghe nocive, attirano i ratti e sono uno dei motivi di proliferazione dell'influenza aviaria.
Il pane intralcia i processi digestivi delle tartarughe di terra portandole ad avere blocchi intestinali spesso letali: le tartarughe di terra come quelle palustri e tutti gli altri animali selvatici e domestici non possiedono gli enzimi necessari per processare cibi lievitati, questo significa che dall'assimilazione di pane non acquisiscono alcun nutrimento e si trovano a cercare di digerire un alimento che il loro corpo non è in grado di assimilare, creando così gravi problemi fisici, come ad esempio la colite acuta nei cavalli e gravissimi problemi di denutrizione che porteranno gli animali, chi più chi meno lentamente, alla morte.
Il pane, per quanto sia un bene prezioso per l'uomo, è al contrario tossico per gli animali: non intossichiamoli con il pane.