I nostri amici gatti ci piacciono anche perché vivono di grandi passioni: una di queste è la Nepeta cataria, una piantina che emana un odore per loro inebriante (per noi un po’ meno…) al punto da passare decine di minuti rotolandosi e strofinandosi contro le fronde e mangiucchiandole, non per purgarsi lo stomaco – come accade con le Graminacee, loglio e orzo – ma per il piacere di inalarne l’afrore che li porta alla beatitudine.
In commercio a partire dalla metà di marzo e fino a ottobre si possono trovare le piantine già pronte: cercatele presso i vivai specializzati in piante aromatiche (sul motore di ricerca “Nepeta cataria vivai”) oppure nei garden center meglio riforniti (in questo caso si reperiscono in genere solo tra aprile e giugno), o ancora nelle mostre mercato di giardinaggio qua e là per l’Italia.
Com’è fatta la Nepeta cataria
La Nepeta cataria (o erba gatta o gattaia o catnip in inglese) è un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiacee o Labiate (la stessa del rosmarino, basilico, origano, timo ecc.). Ha fusti quadrangolari con foglie opposte, alternate a 90° sui fusti, triangolari e cuoriformi alla base, con margine dentellato, pelose sulla pagina inferiore, intensamente odorose anche senza strofinarle (attenzione a non mettere le piante troppo vicine alla vostra zona relax…). In giugno, all’apice dei rametti, produce infiorescenze a verticillo di piccoli fiori labiati, bianco rosati. Da essi in agosto derivano i frutti, tetra-acheni contenenti minuscoli semi neri che si possono raccogliere per riseminarli in marzo-aprile. Se lasciati sulla pianta, in giardino o in vaso, germoglieranno facilmente nella primavera successiva.
Come ottenerla da seme
Sia che raccogliate i semi da piante in vostro possesso, sia che acquistiate una bustina di sementi (reperibile per lo più sul web, digitando “semi nepeta cataria vendita”), la semina deve avvenire fra marzo e aprile in seminiera o in vasetti da 12 cm di diametro, riempiti con metà terriccio universale, metà per piante da fiore e una manciata di sabbia di fiume, miscelando bene le parti. Inumidite il substrato, seminate (in vasetto al max 4 semi, con uno strato di drenaggio di ghiaia sul fondo), ponete all’aperto e all’ombra e mantenete leggermente umida la terra.
Quando le piantine saranno alte 10 cm, potrete trasferire quelle della seminiera in giardino (va bene qualunque tipo di terreno, purché non sabbioso o salmastro), in un angolo dedicato a Micio, recintandolo con rete metallica per il primo mese dall’impianto, per evitare che il vostro amico strappi subito le piante prima che radichino bene. In vasetto invece le piantine possono resistere insieme fino alla primavera successiva, quando sarà bene dividerle in vasetti singoli (ognuno da 18 cm).
Le cure in giardino e in vaso
In piena terra le piante di Nepeta cataria avranno bisogno di annaffiature regolari solo nel primo anno, dopodiché non richiederanno altre cure, mentre in vaso sarà necessario annaffiarle regolarmente e in abbondanza da aprile a settembre, e aggiungere negli stessi mesi ogni 30 giorni all’acqua d’irrigazione una dose di concime liquido rigorosamente biologico per piante da fiore. Ogni anno è bene rinvasare in una misura in più, sempre con buon drenaggio sul fondo e sottovaso nella bella stagione. Tenete il vaso a mezz’ombra sul pavimento del balcone o terrazzo, così Micio potrà accedervi liberamente e strofinarsi senza combinare disastri (al più lo rovescia su un fianco…).
Non spaventatevi se da ottobre in poi le foglie e i rametti si seccano: è la strategia della pianta per superare l’inverno, soprattutto nelle zone più fredde (resiste anche sulle Alpi fino a 800 m di quota, coprendo però con foglie secche il terreno dove vivono le radici). Dall’inizio-metà marzo vedrete spuntare i nuovi fusti e la piantina riprenderà vita, per la gioia del vostro gatto. In giardino, addirittura, se la pianta si trova bene (mettetela a mezz’ombra, dove sia protetta dai raggi infuocati del mezzogiorno estivo), nell’arco di 3-4 anni si creerà una folta macchia, decorativa anche per noi umani in giugno-luglio quando timidamente fiorisce.