minatrice serpentina agrumi foglie limone
La minatrice serpentina degli agrumi si riconosce per le caratteristiche gallerie fogliari.
La minatrice serpentina degli agrumi, diffusa fino alla Val Padana, può causare defogliazioni anche gravi soprattutto sul limone

Quando le foglie degli agrumi si presentano “ricamate”, cioè assottigliate e prima sbiancate, poi iscurite in modo da intravvedere la trama delle nervature, secondo un disegno curvilineo, e magari si ondulano, si riempiono di sottili ragnatele bianche e si accartocciano, diventando anche appiccicose, la colpa è della minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella).

Carta d’identità della minatrice serpentina

Si tratta di un lepidottero proveniente dal Sud-Est asiatico, arrivato in Italia nel 1994, dapprima nel Sud Italia negli agrumeti, e poi diffusosi anche nel Nord Italia e sugli agrumi ornamentali anche in vaso sui terrazzi di Milano, grazie al progressivo riscaldamento climatico: il ciclo si svolge a partire dai12 °C.

La farfalla (cioè l’adulto) è lunga circa 3 mm e ha un’apertura alare di 4 mm; le ali anteriori sono color argento e frangiate. La farfalla depone fino a circa 100 uova trasparenti lungo la nervatura mediana di entrambe le pagine fogliari. Le larve sono lunghe fino a 3 mm e di colore giallo verdastro; sono di due tipi (larve ipermetamorfiche): quelle di primo tipo sono apode (senza zampe) con apparato boccale masticatore, e sono quelle che scavano le gallerie nel mesofillo, cioè nella parte centrale delle foglie; quelle di secondo tipo, successive al primo tipo, non si nutrono e tessono sottili ragnatele fra le foglie dentro le quali incrisalidarsi e poi sfarfallare.

minatrice serpentina degli agrumi  Phyllocnistis citrella
Adulto di minatrice serpentina degli agrumi (foto Wikipedia).

Gli adulti sfarfallano in primavera, fra maggio (Sud Italia) e giugno (Nord); le larve di primo tipo nascono 2-10 giorni dopo l’ovodeposizione; le larve di secondo tipo si imbozzolano dopo 5-10 giorni; lo sfarfallamento avviene dopo 5-8 giorni in stagione favorevole, ma anche dopo alcuni mesi se l’incrisalidamento avviene in prossimità della stagione fredda. Nell’arco dell’anno la minatrice può compiere da 5 a 13 generazioni.

Le piante colpite e i danni

Le piante colpite sono tutte le specie di agrumi, e in particolare il limone, e diverse altre specie spontanee e ornamentali legnose.

I danni maggiori vengono provocati dalla larva di primo tipo, che scavano gallerie di alimentazione (“mine”, donde “minatrice”) con andamento serpeggiante, larghe fino a 1 mm, che “ricamano” gran parte della lamina fogliare. Le mine sono caratterizzate da una linea centrale scura determinata dal deposito di escrementi della larva, e dalla colorazione bronzea per l’ossidazione dei tessuti nei quali è penetrata l’aria. Le foglie attaccate riducono la loro capacità fotosintetica e, compromesse nelle loro strutture, si seccano e cadono. si accartocciano e si seccano, grossi attacchi riducono la fotosintesi della pianta Anche le larve di secondo tipo causano danni, su foglie già fortemente compromesse; inoltre l’accartocciamento dovuto ai filamenti danneggia anche le foglie fino a quel momento sane, portandole poi a seccarsi e cadere. L’attività generale della pianta viene fortemente compromessa, soprattutto in caso di gravi attacchi.

Possono infine essere colpiti anche i frutti, sui quali le larve danneggiano la scorza (“buccia”), rendendoli non commerciabili e provocandone un rapido ammaloramento, anche per l’instaurazione di infezioni fungine successive; e più raramente vengono toccati anche i boccioli fiorali, dove più frequentemente può avvenire l’incrisalidamento.

La prevenzione della minatrice serpentina

Come sempre, piante sane e in perfetto equilibrio rappresentano bersagli meno appetibili da parte dei parassiti. Nel caso degli agrumi è necessario ridurre al minimo le concimazioni azotate (che favoriscono un’abbondante nuova vegetazione molto appetibile) e mantenere in equilibrio idrico le piante (acqua quando è necessaria, né troppa né troppo poca). Inoltre è necessario intervenire con la potatura arieggiando il più possibile la chioma. È preferibile concentrare lo sviluppo di nuova vegetazione e germogli fiorali all’inizio della primavera, quando il parassita è ancora in dormienza, piuttosto che in estate (vale principalmente per le Regioni del Sud Italia).

In caso di innesti, è necessario proteggere la marza per tutta la stagione coprendola con un cappuccio di tessuto non tessuto sin da aprile e fino al termine della stagione.

La lotta alla minatrice serpentina

Se l’infestazione compare all’improvviso, si può trattare la pianta con olio di Neem o prodotti comunque a base di azadiractina (ammessi in agricoltura biologica), da irrorare sia per via fogliare sia per via radicale (al terreno), ogni 7-10 giorni fino a scomparsa dei parassiti.

Laddove l’infestazione non sia una novità, si possono installare, già in aprile, le trappole a feromoni, contenenti il feromone attrattivo femminile instillato su un disco adesivo: i maschi adulti vengono attirati e rimangono incollati.

Nell’agricoltura professionale biologica si utilizzano anche insetti ausiliari predatori della minatrice serpentina, quali i Crisopidi, e parassitoidi come Pnigalio spp., Ageniaspis citricola, Ratzeburgiola incompleta, Cirrospilus diallus, C. pictus, Apotetrastichus spp., Teleopterus erxias e Neochrysocharis spp.

In caso di forti infestazioni, bisogna trattare con olio minerale, bagnando bene il fogliame e ripetendo l’intervento a distanza di 30 giorni, eseguendone tre da ottobre a dicembre e altri due tra gennaio e febbraio, per colpire le larve incrisalidate.

Indirettamente, anche il meteo può aiutare nella lotta: le basse temperature invernali favoriscono la dormienza delle crisalidi allungando i tempi di trasformazione in farfalla; le gelate seccano i germogli riducendo il cibo per le larve; le alte temperature estive bloccano la formazione dei germogli, riducendo le infestazioni di fine estate.

Per approfondire

La difesa delle piante da frutto
Avversità, sintomatologia, provvedimenti
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Minatrice serpentina degli agrumi, evitarla e combatterla - Ultima modifica: 2021-10-31T07:07:20+01:00 da Elena Tibiletti