Il nome della melissa (Melissa officinalis) deriva dal greco “melitta”, che significa “ape”, in riferimento alle foglie spinulose, che “pungono” al tatto. Chiamata comunemente anche citronella o cedronella per l’intenso profumo di limone che emana al contatto, è conosciuta e utilizzata fin dal Medioevo, dove entrava a far parte dell’“acqua delle Carmelitane”, una bevanda dalle proprietà calmanti.
Com’è fatta la melissa
Questa Lamiacea o Labiata è un'erbacea perenne con rizoma orizzontale, fusto eretto (40-80 cm) quadrangolare, peloso, ramificato. Le foglie sono picciolate e di colore verde intenso, dentate, cuoriformi alla base, ovate e più piccole all’apice; lucide e coperte di peli sulla pagina superiore, glauche e opache su quella inferiore; somigliano a quelle dell’ortica. I fiori, molto piccoli, insignificanti, compaiono da maggio ad agosto all’ascella delle foglie superiori; sono prima bianco-giallastri e poi, una volta fecondati, rosati. I frutti sono acheni di color grigio antracite che vanno raccolti a settembre.
Dove e come si coltiva
Si mantiene in tutta Italia (esclusa l’alta montagna) indifferentemente in vaso o in piena terra; non teme il freddo, ma non ama il caldo torrido.
Il vaso di plastica deve avere diametro minimo 18 cm. Preferisce un terreno fresco, profondo, ombroso, ricco di humus e ben drenato. La posizione deve essere soleggiata ma non in piena estate. Va annaffiata con regolarità e moderazione in estate in piena terra, con più abbondanza se è in pieno sole o in vaso. È facilmente propagabile sia per suddivisione dei cespi (in primavera o autunno) sia per seme; nel secondo caso si può seminare direttamente in piena terra in aprile-maggio, o in semenzaio verso la fine di febbraio, trapiantando poi a dimora e lasciando circa 20-30 cm tra una pianta e l’altra. Non ha particolari nemici.
Come si usa la melissa in cucina
In piccolissime dosi (ha un sentore molto intenso di limone e un retrogusto amarognolo, basta una sola foglia tagliata a striscioline) per insaporire bevande, macedonie di frutta, insalate fresche, frittate, carni e pesce, oltre che per la fabbricazione – casalinga e non – di liquori (vermouth, Grand Chartreuse…) che, al gradevole gusto, associano proprietà digestive e calmanti, e per aromatizzare vino e aceto.
Ecco la deliziosa ricetta di Frittelle di melissa, patate e fiori di zucca.
Come si usa in cosmesi
Contro gli arrossamenti della pelle bollite per 15 minuti in mezzo litro d’acqua bollente 10 g di foglie fresche, lasciatele raffreddare nell’acqua, applicatele mediante una garza sulla pelle arrossata lasciandole per 15 minuti; nel corso della giornata applicate compresse imbevute del liquido di decotto.