In attesa che inizi la 21° edizione di "Due giorni per il giardino", la manifestazione di cui è l'iniziatore e che quest'anno si terrà a Masino dal 22 al 23 ottobre, abbiamo incontrato Paolo Pejrone nel bellissimo giardino della sua casa in Piemonte. Considerato uno dei più grandi architetti paesaggisti italiani, ama definirsi un "giardiniere". E proprio al giardino e all'orto abbiamo voluto dedicare l'incontro, ma in un modo un po' anomalo: gli abbiamo proposto infatti di abbinare a ogni organo di senso una pianta, coltivabile o visibile a novembre, mese nel quale comunemente si tende a pensare l'orto e il giardino in letargo. Con la gentilezza e la generosità sue tipiche Paolo Pejrone è stato al gioco.
Un gioco che ci permette di scoprire qualcosa di più, attraverso una persona speciale, del mondo delle piante e, viceversa, attraverso le piante qualcosa di più di una persona speciale, che ama la natura come se stesso e insegna: "con le piante è sempre meglio essere generosi che avari". E anche: "Le piante non vedono, non sentono, non parlano: dobbiamo vedere, sentire e parlare noi per loro, solo così possiamo aiutarle".
Semplice come l'alternarsi delle stagioni e complesso come il segreto che porta in un seme il fiore che sarà, Paolo Pejrone assomiglia tanto alla natura che ama. Per questo sono ancora più importanti le parole che ci ha regalato.