kiwano
Il kiwano dà un'ottima resa dove si possono coltivare anche cocomeri e meloni.
Kiwano e rambutan sono due frutti di origine tropicale che si possono coltivare anche in Italia, soprattutto il primo, con facilità

Ecco un paio di piante esotiche coltivabili anche in Italia, in Meridione, per ricavarne i frutti: kiwano e rambutan.

Kiwano, come annuale ovunque

Il sapore molto piacevole e rinfrescante del kiwano, Cucumis metuliferus, lo rende un dissetante naturale, consigliato anche per chi desidera attenersi a un regime alimentare leggero. La sua parentela botanica con il melone, anch’esso amante del caldo e del sole, è chiarita nel nome botanico (il comune melone si chiama Cucumis melo). Ecco 5 consigli per coltivarlo in Italia.

  1. Cucumis metuliferus, frutto noto come “kiwano”, nasce da una pianta rampicante molto vigorosa originaria dell’Africa centrale, amante del pieno sole, del caldo e capace di tollerare periodi di siccità. I frutti dalla buccia spinosa, inizialmente verdi e poi tendenti al colore arancio, sono molto apprezzati nel Nord Europa e negli USA anche per l’aspetto curioso, che ricorda quello di un melone spinoso.
  2. I semi del kiwano sono facilmente reperibili sui cataloghi di alcuni produttori di sementi e sul web; in primavera è anche possibile, occasionalmente, trovare le piantine germogliate, pronte al trapianto, presso qualche vivaista specializzato alle fiere di giardinaggio.
  3. Non è difficile coltivarlo come pianta annuale, analogamente a quanto si fa con zucchine, angurie e meloni, partendo dalla semina in ambiente protetto a fine inverno con trapianto a dimora a maggio, nelle zone più soleggiate dell’orto.
  4. Poiché il ciclo di sviluppo è rapido, è consigliabile coltivarlo in terreni leggeri e fertili, anche in vasi profondi sul terrazzo, in pieno sole e con irrigazioni regolari per favorire lo sviluppo delle foglie e la fioritura che dà luogo ai curiosi frutti penduli.
  5. Il kiwano è molto ricco di vitamina C e potassio. Si conserva per lungo tempo a temperatura ambiente. Va tagliato a spicchi o a metà per il senso della lunghezza e mangiato con il cucchiaino. Il gusto è agrodolce tra il limone e la banana e si presta benissimo per essere usato come antipasto e con i frutti di mare, come frutta o nelle macedonie, per gelati e sorbetti. Viene utilizzato anche per cocktail, frappé e con lo yogurt.

Rambutan, solo nel Sud

Nephelium lappaceum è il nome di questro singolare frutto dalla buccia coperta da una sorta di peluria grossolana, con polpa bianca di consistenza quasi gelatinosa, dolce e piacevolmente profumata. I frutti hanno un alto contenuto di vitamina C, calcio e fosforo.

rambutan
Il rambutan necessita di un clima caldo e umido (foto Wikipedia).

La pianta ha bisogno dei climi caldi e umidi tipici dell’Asia meridionale, dove questa pianta di grandi dimensioni arboree e di lunga vita arriva a produrre fino a 6000 frutti su ogni esemplare. Dal punto di vista botanico è simile al litchi o ciliegia cinese, un grande classico degli innumerevoli ristoranti cinesi presenti nelle nostre città e reperibile anche conservato in barattolo.

Kiwano e rambutan, due frutti tropicali - Ultima modifica: 2021-10-26T07:20:18+02:00 da Redazione Passione In Verde