Con la primavera si fa sentire il bisogno di bagnare le piante, che diventeranno sempre più assetate andando verso l'estate: scegliete il tipo di irrigazione più adatto alle vostre esigenze e al vostro spazio verde.
Molti sono i sistemi per fornire acqua; la scelta dovrebbe privilegiare quelli che consentono una distribuzione mirata e razionale, per risparmiare e proteggere la risorsa acqua riducendo anche tempo, fatica e spreco di denaro.
Per organizzare bene la scelta dei materiali partite da una pianta dello spazio da irrigare con l’indicazione del tipo di piante presenti, in modo da avere un quadro delle necessità e compiere una scelta che riduca al minimo le dispersioni idriche inutili.
L'impianto di irrigazione di superficie
È la soluzione più semplice ed economica ed è spesso un complemento anche per le aree accessoriate di irrigazione automatica. Rotanti o oscillanti fanno parte di una dotazione di base. L’acquisto di tubi, lance, pistole a spruzzo, raccordi, deviazioni e irrigatori va deciso a tavolino, dopo aver fatto una pianta del giardino con la dislocazione delle piante o delle bordure e dopo aver verificato se portata e pressione del rubinetto a cui vi aggancerete sono sufficienti per reggere la struttura di impianto che avete in mente.
Pistole e lance sono indispensabili per bagnare in zone localizzate, in vasi e fioriere o in aree non servite dagli irrigatori. I modelli più efficaci sono quelli regolabili, da un getto nebulizzato per i fiori più fragili, a uno spruzzo lieve e delicato fino a un getto direzionale e potente, utile anche per lavare aree pavimentate.
Gli irrigatori consentono una scelta vasta e differenziata. I modelli per uso familiare privilegiano la possibilità di operare anche a basse pressioni, con uniformità. Gli irrigatori a battente sono i più professionali: il loro getto potente è consigliabile per grandi prati. Esistono irrigatori multifunzione, regolabili nella forma e potenza del getto in base all’area da coprire.
L'impianto interrato
Più costosa, ma anche più razionale, l’irrigazione interrata offre un vantaggio importante: l’uso dei pop-up, irrigatori nascosti nel terreno che emergono solo quando viene aperto il flusso dell’acqua. I pop-up possono essere a turbina (con spruzzo a raffica, per ampi spazi di prato) o statici (con spruzzo a ombrello, per superfici più piccole).
L’impianto, comandato da una centralina, può prevedere più di una linea per soddisfare aree differenziate, anche con erogazione a goccia, grazie all’impiego di valvole che determinano la fornitura di acqua con precisione.
Il tubo per irrigare
Acquistando il tubo da irrigazione, fate attenzione al 'passo', ovvero al diametro (mezzo pollice, 3/4 di pollice...) in funzione dei raccordi al rubinetto e ad altri tubi; per evitare attorcigliamenti preferite i tubi antitorsione.
I tubi porosi rilasciano l’acqua per essudazione, in quantità minime e senza dispersione, ideali per le colture delicate, le siepi, le bordure, l’orto e per operare a basse pressioni in modo continuativo, senza il rischio di formare pozzanghere.
I modelli microforati, con getti sottili, sono utili per piccole zone di prato. Il carrello avvolgitubo deve essere leggero, comodo e se possibile in versione con riavvolgimento automatico; farà risparmiare tanta fatica.
Prese e raccordi
Prese, accessori e raccordi sono il sistema nervoso dell’impianto. Le misure sono calibrate in pollici: il mezzo pollice (1/2”) e i tre quarti di pollice (3/4” ) sono i più comuni e corrispondono ai normali rubinetti da esterno con filettatura.
Esistono modelli con filtro che eliminano a monte eventuali impurità consentendo un miglior funzionamento degli irrigatori, i cui fori vanno periodicamente controllati e sbloccati con gli appositi aghi se sono intasati.
Sono reperibili anche dei tipi di prese a più vie, per alimentare diversi irrigatori: un rubinetto di plastica su ciascuna linea permette di scegliere se farla funzionare ogni volta che aprite il flusso dell’acqua. I modelli con acqua-stop consentono di bloccare l’uscita dell’acqua senza ritornare al rubinetto per chiuderlo, nel caso in cui dobbiate sospendere momentaneamente l’irrigazione o cambiare un terminale.