impatiens
L'impatiens è ideale per balconi in ombra.
Ideale per i balconi ombrosi, l'impatiens è facilissimo da coltivare e sempre nuovo grazie al lavoro dei floricoltori nel ricavare varietà diverse

Noto anche come “gamba di vetro” o “non mi toccare”, perché i suoi fusti sono molto fragili e si spezzano al minimo urto, l’impatiens è utilizzato come pianta da balcone che vive benissimo senza il sole: è l’ideale per esposizioni rivolte verso nord o al massimo nord-est; non mettiamolo a sud, né a ovest, perché appassirebbe bruciato nell’arco di una decina di giorni. Non può invece vivere in appartamento: anche ricoverandolo in casa per l’inverno, rimane comunque una pianta annuale, perché difficilmente rifiorisce la primavera successiva: non vale quindi la pena di conservarlo da un anno all’altro. Può invece anche venire coltivato come annuale in aiuole nel giardino, dove fiorisce da aprile a ottobre e poi gela ai primi freddi.

Le specie di impatiens

Due sono gli impatiens coltivati: Impatiens walleriana, che raggiunge i 30-40 cm di altezza, e I. hawkererii ‘Nuova Guinea’, una serie di piante molto vigorose, con grandi foglie allungate, di colore verde scuro, e fiori di dimensioni medie, bianchi, rossi o rosa, che tollerano anche qualche ora giornaliera di sole, soprattutto nella serie ‘Sunpatiens’ (che non va coltivata sul balcone a sud!).

È una pianta super-affidabile e sempre diversa ogni anno, perché i floricoltori creano nuove varietà, con fogliame variegato, fiori striati o bicolori oppure doppi, una diversa dall’altra. Essendo una specie annuale, è facile creare ogni primavera un balcone completamente diverso e stupefacente. Inoltre è fra le scelte obbligate se il sole non batte sul balcone, per la facilità di coltivazione che lo fanno preferire, per esempio, alle fucsie (che richiedono più cure), e per la semplicità di reperimento (si trova anche dai fiorai e nei supermercati). Le sue uniche esigenze consistono nell’ombra e nell’annaffiatura regolare. Fiorisce anche se viene concimato poco.

Come coltivarlo

Mettiamo l’impatiens in un luogo luminoso, all’aperto, purché in ombra o con un massimo di 2-3 ore di sole al giorno. Sopporta il caldo superiore ai 30 °C solo se ben bagnato ed, eventualmente, vaporizzato ogni giorno. Viceversa, resiste solo fino a 5 °C, quindi in inverno va ritirato in casa o eliminato per fine ciclo.

Appena arrivato a casa, rinvasiamolo in un contenitore in plastica di 2 misure in più, con un drenaggio di 2 cm di argilla espansa sul fondo e terriccio a base di torba e terriccio universale. Va bagnato in abbondanza in estate (anche tutti i giorni), perché teme la siccità e non tollera gli appassimenti. Gradisce un sottovaso. Bisogna concimarlo da aprile a ottobre, ogni 7 giorni, con un prodotto liquido per piante da fiore.

Se ci servono molte piante d’impatiens, per un balcone lungo o per un’aiuola, è più conveniente partire dal seme. Seminiamo in autunno o in inverno, in una seminiera con un substrato leggero, a base di torba e sabbia in parti uguali. Inumidiamo il terriccio e manteniamo la seminiera in una stanza fresca, con temperatura compresa fra 12 e 15 °C. Quando le piantine saranno alte 2-3 cm, diradiamole e, quando saranno alte 5-6 cm, ripicchettiamole (cioè trapiantiamole) in vasetti singoli da 18 cm di diametro e, dopo 20 giorni, incominciamo a concimarle con un prodotto per piante da fiore. Potremo metterle a dimora in giardino o portare i vasi sul balcone quando la temperatura notturna sarà stabilmente sopra i 15 °C.

I nemici dell’impatiens

Se notiamo lungo i rametti traslucidi o alla base della pianta una macchia scura, molle, che pian piano avvizzisce e si raggrinzisce, mentre al di sopra le foglie appassiscono rimanendo verdi e cadono, si tratta di un marciume provocato da un fungo. Riduciamo le annaffiature e tagliamo i rametti 3 cm sotto la parte marcia, appena sopra un nodo sano, da cui la pianta emetterà nuovi germogli. Se però il marciume ha colpito la base della pianta, non c’è più niente da fare se non eliminare tutta la pianta.

Se le foglie presentano molti puntini gialli, minuscoli, e tendono a chiudersi verso il basso a causa di sottili ragnatele, la pianta è stata colpita dal ragnetto rosso. Succede spesso quando si alternano annaffiature abbondanti a periodi di siccità, che fanno appassire la pianta. Curiamo la regolarità nelle annaffiature e trattiamo la pianta con un prodotto acaricida, ripetendo se necessario.

Quando sul fogliame compaiono minuscoli “moscerini” bianchi, che si alzano in volo al minimo sfioramento per poi posarsi di nuovo sulle foglie (soprattutto sulla pagina inferiore), si tratta di un’infestazione da mosca bianca delle serre, sulle piante appena uscite dal vivaio o coltivate in appartamento. Utilizziamo un prodotto insetticida, bagnando bene tutta la vegetazione, soprattutto la pagina inferiore delle foglie. Ripetiamo il trattamento fino alla scomparsa degli insetti.

Per approfondire

PIANTE DA TERRAZZO E DA BALCONE
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