Dopo averlo progettato, non c’è stagione migliore dell’autunno per iniziare i lavori di costruzione del giardino roccioso.
Per prima cosa bisogna scegliere una posizione soleggiata e cominciare a vangare e lavorare la terra: aggiungete ammendanti organici per arricchirla, ma soprattutto sabbia e ghiaia, fondamentali per assicurare quell’ottimo drenaggio che è la vera chiave del successo.
Una volta preparata la base, cominciate a distribuire sassi e rocce, in modo che siano in parte interrati. La roccaglia dovrà avere un aspetto spontaneo per non sembrare troppo artificiosa: nel disporre le rocce, di forme rigorosamente irregolari, lasciatevi guidare da ciò che vedete in natura, il modello ideale per non sbagliare.
Nel caso in cui possediate già un giardino roccioso, l'autunno è il momento per una buona pulizia, in modo da ottenere poi in primavera una sana vegetazione.
Per prima cosa è necessario estirpare le erbe infestanti, sia secche sia fresche, e tagliare poi i fusti rinsecchiti di quelle erbacee, come delfinium e lupini, che hanno ormai esaurito la loro funzione decorativa. Tutto il materiale tagliato deve essere riutilizzato come pacciamatura al piede delle piante che mantengono la parte aerea e nei punti in cui svernano gli apparati radicali.
Radunate anche il fogliame secco e disponetelo assieme a cortecce, foglie caduche, aghi di pino, paglia naturale e trucioli in uno strato di 3-5 cm come ulteriore pacciamatura fra le piante perenni.
Se notate che alcune piantine, localizzate nei punti più scoscesi, hanno le radici un po’ scalzate, è necessario ricoprirle subito di terra e torba per proteggerle dal gelo invernale.