Al ritorno dalle ferie il giardino e il terrazzo denunciano la mancanza delle cure assidue che solo il giardiniere appassionato sa dare.
L'impianto automatico di irrigazione, se c'era, ha evitato gravi danni da siccità, ma ora serve in primo luogo una bella pulizia: rimuovete tutto il secco, nonché tutti i frutti e i semi, eventualmente conservandoli in sacchettini di carta con il nome della pianta se pensate di riseminarli.
Osservate le parti malconce alla ricerca di eventuali malattie fungine o parassiti animali: nel caso, effettuate subito un trattamento con il prodotto adatto. Poi bagnate bene laddove è necessario.
Dopo almeno una settimana da queste operazioni avrete il quadro della situazione: se sono presenti spazi o vasi vuoti, ricorrete ai garden center o alle mostre di giardinaggio per acquistare le specie autunnali, che offrono fiori o bacche interessanti da settembre a novembre almeno.
I nuovi acquisti
Le mostre autunnali di giardinaggio sono un'ottima occasione per acquistare le tante piante decorative per i frutti, ma anche le poche specie che fioriscono sul finire della stagione (astri, anemoni giapponesi, osmanti ecc.) e, naturalmente, le piante da frutto commestibile.
Su balconi e terrazzi il rinvaso, se è necessario, deve avvenire subito dopo l’acquisto, per dare modo alle piante di ambientarsi bene prima dell’inverno.
In giardino l'autunno è la stagione migliore per mettere a dimora nuovi esemplari, quasi ovunque nel nostro Paese.
Attenzione: sulle Alpi la piantagione deve concludersi entro fine mese, per evitare possibili geli anticipati. Nei luoghi più freddi, però, anche il gelo invernale potrebbe compromettere l'acquisto: per una buona riuscita, è meglio frequentare le mostre primaverili.
Aiuole da rifare
Alcune annuali da fiore sono ormai prossime al termine della fioritura, soprattutto se hanno patito molto la calura e la siccità estiva: è il caso di impatiens, salvia splendens, tageti, verbene, begoniette, portulacche, bocche di leone ecc.
Verso la metà del mese è il momento di estirparle, raccogliendo tutti i residui. Poi il terreno va lavorato fino almeno a 20 cm di profondità, mescolandovi un buon concime organico (tipo stallatico secco o ammendante), e lasciato riposare per una settimana.
Quindi si livella e si pongono a dimora le specie autunnali: astri, ciclamini, peperoncini, solanum da bacca, cavoli ornamentali, eriche, scelti secondo l’esposizione dell’aiuola. Annaffiate bene subito dopo e nelle due-tre settimane successive.
Se il sole fosse ancora molto potente, nelle ore centrali tendete un telo ombreggiante ancorato a quattro paletti alti 50 cm.