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Nel giardino al mare bisogna conservare l'acqua il più possibile.
Nel giardino al mare, se si desidera coltivare piante "assetate", bisogna fare in modo da risparmiare l'acqua. Ecco i vari sistemi

Nel giardino al mare, laddove l’acqua è poca e il calore torrido si consiglia sempre di piantare solo specie in grado di resistere a questi fattori estremi. Ma potreste aver voglia, l’anno prossimo, di coltivare anche qualche esemplare erbaceo normalmente “assetato”: qualche piccolo “trucco” esiste, anche se i risultati non sono garantiti…

In primo luogo, munitevi di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, collegate alle grondaie per recuperarne il più possibile.

Se optate per la coltivazione in vaso, è meglio scegliere grandi contenitori quadrati o tondi, oppure vasche, sempre in plastica, dove la quantità di terriccio è tale da trattenere maggiormente l’umidità piuttosto che in una cassettina o vasetto. Oltretutto, l’abbinamento di numerose piantine erbacee renderà i contenitori una sorta di piccole aiuole.

Contenitori e aiuole sarebbe bene fossero posti a mezz’ombra: 4-6 ore di sole sono più che sufficienti, nel Centro-Sud, per tutte le piante da pieno sole, e riducono leggermente l’evaporazione dal substrato rispetto alle 10-12 ore d’insolazione.

Se invece le volete allevare in piena terra, concentratele in una o poche aiuole. Lavorate la terra fino a 30 cm di profondità; stendete sul fondo 5-7 cm di torba per metà fine e per metà grossolana, poi uno strato uguale di terriccio da giardino. Quindi ponete a dimora le piantine, a una distanza più ravvicinata rispetto al normale per trattenere più umidità, e colmate con la terra scavata.

L’avanzo di terra che vi resta va utilizzato per creare un bordo rialzato tutt’intorno alla macchia di piantine, in modo da formare una conca che trattenga l’acqua. Sostenete i bordi con assicelle di legno o pietre infisse in terra.

Infine pacciamate la superficie tra le piante, in giardino o in vaso, con sassi, corteccia, gusci di frutta secca ecc.

Giardino al mare, come conservare l’acqua - Ultima modifica: 2020-11-24T07:10:54+01:00 da Elena Tibiletti