Gli Epimedium sono un genere di piccole piante erbacee perenni, sempreverdi o a foglia caduca, con radici rizomatose striscianti, perfette per tappezzare un terreno parzialmente o del tutto in ombra. Hanno belle foglie cuoriformi, di consistenza quasi cartacea, sorrette da fusticini molto sottili ma robusti. I fiori, raccolti in grappoli, sono piccoli ma graziosi, con aspetto curioso, e sbocciano in primavera, tra aprile e maggio.
Come coltivare l'epimedium
Gli Epimedium sono piante rustiche che non temono il gelo: possono, infatti, resistere senza problemi anche a temperature invernali che raggiungono -20 °C. Crescono bene in terreno ricco di sostanza organica, che trattiene l’umidità, ma ben drenato. In natura vivono nel sottobosco, quindi stanno bene sotto gli alberi e in mezzo o davanti agli arbusti, in associazione con altre piante erbacee con esigenze di terreno ed esposizione simili, come felci e primule.
Una volta attecchiti, tutti gli Epimedium crescono senza richiedere particolari attenzioni; i primi anni si propagano lentamente, ma con costanza, negli anni seguenti si espandono più velocemente, formando una fitta vegetazione che impedisce, tra l’altro, la crescita delle erbacce. Arricchire il terreno all’inizio della primavera con aggiunta di letame maturo e terriccio di foglie o compost aiuta le piante nella loro espansione.
Per il resto richiedono ben poche cure. Per esempio si possono tagliare le foglie vecchie a livello del terreno in marzo, prima che spuntino i nuovi getti. Personalmente mi limito a eliminare solo quelle danneggiate dal freddo o dagli insetti (l’oziorrinco, un coleottero curculionide, ne mangiucchia i bordi) ottenendo comunque bellissimi cespi folti.
Gli Epimedium si possono anche riprodurre per semina in estate. In luglio-agosto si spargono i semi in vasi poco profondi riempiti con terriccio per semina e si sistemano in una zona riparata del terrazzo o, se si possiede, in una serretta fredda. Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si ripicchettano in vasi singoli, per poi metterle a dimora nella primavera successiva.
Anche in vaso
Le piante che vivono su terrazzo richiedono qualche cura in più rispetto quelle che crescono in piena terra. Per quanto riguarda l’irrigazione delle piante in vaso ricordarsi di mantenere il terriccio leggermente umido; inoltre, mentre in giardino possono essere lasciate liberi di espandersi, gli Epimedium coltivati sul terrazzo devono essere rinvasati ogni anno, in un vaso di qualche centimetro più ampio del precedente oppure, se crescono vasche con altre specie, devono essere sfoltiti regolarmente per contenerli nello spazio loro riservato. Si può approfittare delle operazioni di sfoltimento, da effettuare all’inizio della primavera e in autunno, per ottenere nuovi esemplari da piantare in altre zone del terrazzo: basterà dividere e ripiantare subito le radici rizomatose.
Epimedium x versicolor ‘Sulphureum’ è un ibrido sempreverde, nato dall’incrocio di E. grandiflorum con E. pinnatum, conosciuto sin dalla metà del 1800. Forma un cespo, alto e largo una trentina di centimetri, di foglioline ovali verde intenso che in primavera e in autunno assumono una sfumatura bronzo-rossastra. Produce piccoli mazzi penduli di fiori gialli a coppa, con lunghi speroni rossi.
(A cura di Rosa Anna Cafagna - Pubblicato su Giardinaggio 7-8/2010)