L'Echinocactus grusoni viene chiamato anche “cuscino della suocera” per le ampie dimensioni che può raggiungere e per il reticolo di robustissime spine che porta…
Ha una crescita lentissima: gli esemplari del diametro di 30 cm hanno almeno 30 anni e il loro prezzo è per questo motivo molto elevato. La fioritura si verifica solo nella pianta matura, quindi dopo almeno 20 anni di vita.
Com’è fatto l'Echinocactus grusoni
Cactus con forma globosa, originario dell’America del Nord, raggiunge in natura un diametro di 90 cm, ma anche in appartamento può assumere dimensioni notevoli (oltre 70 cm).
Presenta fusti con costole in rilievo ornate da robuste spine e grosse areole lanuginose all’apice del fusto.
I fiori, prodotti da esemplari già adulti, sono imbutiformi, solitamente di colore giallo, e possono raggiungere una lunghezza di 5-7 cm; durano purtroppo un solo giorno.
Dove e come si coltiva
Si pianta in piena terra solo nelle zone costiere più miti del Sud Italia e lungo la costa tirrenica, in posizione riparata e soleggiata. In vaso in tutte le altre zone italiane, spostandolo in esterni da maggio a settembre.
Si coltiva in vaso di coccio con diametro da 10 a 30 cm, a seconda delle dimensioni della pianta. Il terriccio adatto è quello per piante grasse, con una parte di terra da giardino, una di sabbia e una di lapillo. Desidera il sole (o comunque molta luce) nelle stagioni di passaggio (primavera e autunno), mentre in estate è preferibile la mezz’ombra. Da marzo a settembre va innaffiato quando il substrato è completamente asciutto, e concimato con un prodotto apposito ogni 20 giorni. In inverno nelle zone fredde va ricoverato in una stanza fresca, in veranda o sul pianerottolo, o in una cantina o soffitta luminosa, dove la temperatura non scenda sotto i 5 °C, sospendendo le annaffiature; se invece vive in casa si annaffia un po’ ogni 20 giorni.
Malattie e parassiti dell'Echinocactus grusoni
Le cocciniglie cotonose, fiocchetti bianchi localizzati alla base o attorno alle areole di spine; si combattono, meglio se fin dall’inizio dell’attacco, con i prodotti appositi.
Attenzione ai marciumi radicali: non innaffiate mai vicino al colletto.
Una volta al mese è bene spazzolarlo con un pennello da pittore, per rimuovere la polvere accumulata sotto le grosse spine.