digitale
Digitale, dai fiori spettacolari.
Scenografica e di grande bellezza, la digitale va però considerata con grande attenzione in giardino perché è pianta assai velenosa

La digitale (Digitalis purpurea) non è per tutti, per tanti motivi. Il primo: è molto velenosa, quindi si sconsiglia la coltivazione in presenza di bambini e animali domestici. Il secondo: non sopporta il caldo torrido del Sud Italia e la salsedine delle coste. Terzo: richiede pazienza, perché è una specie biennale, cioè nel primo anno di vita forma la rosetta basale di lunghe foglie lanceolate verde scuro, coperte da peluria biancastra, e solo nel secondo dal centro emette il lungo stelo fiorale, dopodiché la pianta muore.

Ma quando fiorisce ripaga di ogni attesa: è impossibile non notarla quando dalla metà di maggio emette i fiori spettacolari nella forma e per l’aggregazione in vistose cime alte anche 2 m, tanto da essersi meritata l’appellativo di “ditale della Madonna”, proprio perché ogni fiore ha grossomodo la forma di un grosso ditale o una campanula di dimensioni decrescenti verso l’apice, di colori diversi (bianco, rosa, viola, giallo, maculati di scuro) e della durata di un mese. Un piccolo segreto: tagliando la spiga appassita, la pianta in settembre rifiorisce, anche se con una spiga più corta. In vaso (min 24 cm di diametro) invece fiorisce solo in giugno.

Ama i climi freschi e non teme il gelo: in inverno la parte aerea scompare per ripresentarsi in aprile. Vuole suoli sciolti, ben drenati, fertili, meglio se con pH leggermente acido. È indifferente all’esposizione, anche se in estate il pieno sole va schermato con una rete ombreggiante. Va annaffiata con regolarità in estate, ma senza eccessi. Si concima in autunno con letame ben maturo o stallatico secco.

Si può seminare all’inizio di marzo in seminiera e trapiantare a dimora alla metà di aprile, oppure seminare direttamente in terra verso il 15 di aprile: fiorirà l’anno successivo. Conviene lasciare andare a seme la spiga prodotta in settembre, per ottenere i semi (volendo si autorisemina). Per averla ogni anno, va ovviamente seminata ogni primavera. In alternativa si acquista in vaso con la spiga fiorale già eretta e con qualche fiore aperto.

Digitale, per bellissime bordure di sfondo - Ultima modifica: 2023-08-11T06:23:41+02:00 da Elena Tibiletti